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Caos Bonus Nido, l’allarme di Assonidi Veneto: “Famiglie in difficoltà, asili a rischio chiusura”

Elisa Pisani (Assonidi): “Serve un intervento urgente, l’INPS sblocchi i rimborsi"

asilo nido

Foto di repertorio

La burocrazia rischia di affondare i servizi per l’infanzia. A lanciare l’allarme è Elisa Pisani, presidente di Assonidi Veneto, l’associazione che rappresenta gli asili nido privati aderenti ad Ascom Confcommercio Padova. Al centro della denuncia c’è il caos generato dalle nuove modalità di erogazione del Bonus Nido da parte dell’INPS, che secondo Pisani sta creando danni gravi e a catena a famiglie, gestori di servizi educativi e operatori del settore.

Il problema: nuove regole retroattive e poca chiarezza

A partire da una circolare dell’INPS datata 4 aprile 2024, è cambiato il criterio per ottenere il rimborso del Bonus Nido: ora può riceverlo solo il genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa. Una modifica che, però, è stata applicata retroattivamente anche alle domande già presentate per il 2024, generando confusione e rifiuti nei rimborsi, anche a chi aveva rispettato le regole precedenti.

“Una follia burocratica – afferma Pisani – che scarica sulle famiglie il peso economico, e su di noi il rischio gestionale. Chi si è visto rifiutare il bonus non riesce più a sostenere le rette, e gli asili si trovano senza liquidità per pagare stipendi, bollette e fornitori”.

Strutture in difficoltà: “Noi non siamo istituti di credito”

Pisani chiarisce che le famiglie non sono colpevoli, anzi, sono le prime vittime di questa situazione. Ma evidenzia come gli asili nido non possano farsi carico delle mancanze di un sistema malfunzionante: “Siamo servizi educativi, non istituti di credito. Se i genitori non possono pagare, noi non possiamo sostenere il servizio”.

La presidente sottolinea anche la qualità dei servizi offerti: “Parliamo di strutture in regola, con personale qualificato, che ogni giorno si prendono cura dei bambini in un ambiente sicuro e professionale. Eppure, invece di essere tutelati, veniamo messi alle strette da scelte incomprensibili”.

L’appello alle istituzioni: “Pressioni sull’INPS per sbloccare i rimborsi”

Assonidi Veneto lancia un appello alle istituzioni locali e nazionali, chiedendo un intervento deciso per convincere l’INPS a sbloccare immediatamente i pagamenti. “Non stiamo chiedendo un privilegio – conclude Pisani – ma che venga rispettato un diritto delle famiglie e una condizione vitale per la sopravvivenza dei servizi educativi. Serve chiarezza, responsabilità e rispetto per un settore fondamentale”.

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