Rione Palestro senza medico di base dal 31 agosto: cittadini in allarme e comitati in pressing sull’ULSS 6

Dopo l’annuncio della cessazione del servizio del dottor Arnesano, storico punto di riferimento del quartiere, le associazioni denunciano l’assenza di alternative concrete e chiedono una soluzione immediata

Adamo Chiesa

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08.08.2025 - 15:35

Lo studio del dottor Arnesano, punto di riferimento del quartiere che chiuderà a fine mese

Il rione Palestro si prepara a rimanere senza medico di base. Dal 31 agosto, infatti, cesserà l’attività il dottor Arnesano, professionista di lunga esperienza e figura di riferimento per molti residenti. La notizia, comunicata dall’ULSS 6 Euganea ai pazienti soltanto all’inizio di agosto, ha creato forte preoccupazione: l’invito a cercare un nuovo medico non è stato accompagnato da indicazioni utili e, ad oggi, non risultano professionisti disponibili con posti liberi nelle vicinanze. La situazione è particolarmente critica per la significativa presenza di anziani e persone fragili nel quartiere, che rischiano di restare senza assistenza o di dover affrontare spostamenti fuori zona, aggravati dalle difficoltà di mobilità e da un trasporto pubblico poco efficiente.  Per questo i Comitati “Palestro 30 e Lode” e “Difesa della Sanità Pubblica – Padova”, insieme al CoVeSaP (Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica), hanno inviato una lettera ufficiale all’ULSS 6 Euganea chiedendo la sostituzione immediata del medico cessante, il mantenimento di un presidio stabile di medicina generale nel rione e un potenziamento della medicina territoriale di prossimità. Nella missiva si chiede inoltre l’apertura di un confronto con le realtà locali per individuare soluzioni condivise e durature. Il documento è stato inviato per conoscenza anche all’Assessore regionale alla Sanità e al Sindaco di Padova, sollecitando un impegno concreto per garantire il diritto alla salute e arginare il progressivo indebolimento del servizio sanitario pubblico. “Non è accettabile – denunciano i comitati – che centinaia di persone restino senza assistenza in una città come Padova. Siamo di fronte alle conseguenze di anni di tagli e mancata pianificazione. Serve un intervento immediato”. La mobilitazione non si fermerà: sono già previste iniziative pubbliche nel quartiere e una raccolta firme per mantenere alta l’attenzione su un problema che, secondo i cittadini, non riguarda solo Palestro ma l’intero sistema di medicina di base.

La situazione è particolarmente critica per la significativa presenza di anziani e persone fragili nel quartiere, che rischiano di restare senza assistenza o di dover affrontare spostamenti fuori zona, aggravati dalle difficoltà di mobilità e da un trasporto pubblico poco efficiente.

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Per questo i Comitati “Palestro 30 e Lode” e “Difesa della Sanità Pubblica – Padova”, insieme al CoVeSaP (Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica), hanno inviato una lettera ufficiale all’ULSS 6 Euganea chiedendo la sostituzione immediata del medico cessante, il mantenimento di un presidio stabile di medicina generale nel rione e un potenziamento della medicina territoriale di prossimità. Nella missiva si chiede inoltre l’apertura di un confronto con le realtà locali per individuare soluzioni condivise e durature.

Il documento è stato inviato per conoscenza anche all’Assessore regionale alla Sanità e al Sindaco di Padova, sollecitando un impegno concreto per garantire il diritto alla salute e arginare il progressivo indebolimento del servizio sanitario pubblico.

“Non è accettabile – denunciano i comitati – che centinaia di persone restino senza assistenza in una città come Padova. Siamo di fronte alle conseguenze di anni di tagli e mancata pianificazione. Serve un intervento immediato”.

La mobilitazione non si fermerà: sono già previste iniziative pubbliche nel quartiere e una raccolta firme per mantenere alta l’attenzione su un problema che, secondo i cittadini, non riguarda solo Palestro ma l’intero sistema di medicina di base.