La vendemmia si apre con il “sindacato di strada”: FLAI CGIL Treviso in campo contro lo sfruttamento

Parte la campagna delle brigate del lavoro per informare i braccianti stagionali, intercettare irregolarità e vigilare sui nuovi strumenti contro caporalato e appalti irregolari

Alessia Scarpa

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

13.08.2025 - 06:00

La vendemmia si apre con il “sindacato di strada”: FLAI CGIL Treviso in campo contro lo sfruttamento

Foto di repertorio

Con l’avvio della vendemmia 2025, la FLAI CGIL di Treviso lancia il suo “sindacato di strada”: squadre di funzionari, delegati sindacali, studenti e militanti saranno presenti direttamente nei campi e nelle aziende agricole della Marca per incontrare i lavoratori stagionali, informarli sui loro diritti e monitorare il rispetto delle normative. Un'iniziativa già collaudata in altre province venete, che mira a contrastare fenomeni di sfruttamento e caporalato ancora diffusi nel settore agricolo. L’azione delle brigate si inserisce in un momento cruciale per la lotta all’illegalità in agricoltura: a marzo 2025, grazie all’impegno congiunto di Prefettura e INPS, è stata attivata la Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Uno degli strumenti chiave appena introdotti è la Check List per le aziende in appalto, pensata per verificare la regolarità delle imprese che operano nella filiera. «Questa vendemmia sarà il primo vero banco di prova per misurare l’efficacia di questo strumento», affermano i vertici sindacali, che annunciano un monitoraggio accurato delle aziende agricole del territorio per verificare l’applicazione della Check List e il rispetto delle regole nei contratti d’appalto.  L’obiettivo è anche comprendere meglio il funzionamento della mobilità dei lavoratori e le modalità di incontro tra domanda e offerta di manodopera. La Sezione Territoriale ha infatti già posto tra le priorità future il miglioramento dei meccanismi di reclutamento nel rispetto della legalità. La FLAI CGIL sottolinea che il presidio territoriale sarà accompagnato da un lavoro di approfondimento e studio delle dinamiche del comparto agricolo, in collaborazione con enti di controllo e istituzioni. «Vogliamo far emergere le criticità ma anche sostenere chi opera nel rispetto delle regole – concludono Maggiore e Grosselle –. Difendere il lavoro agricolo significa garantire dignità, sicurezza e legalità a chi ogni giorno fatica nei campi».

Un'iniziativa già collaudata in altre province venete, che mira a contrastare fenomeni di sfruttamento e caporalato ancora diffusi nel settore agricolo.

L’azione delle brigate si inserisce in un momento cruciale per la lotta all’illegalità in agricoltura: a marzo 2025, grazie all’impegno congiunto di Prefettura e INPS, è stata attivata la Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Uno degli strumenti chiave appena introdotti è la Check List per le aziende in appalto, pensata per verificare la regolarità delle imprese che operano nella filiera.

«Questa vendemmia sarà il primo vero banco di prova per misurare l’efficacia di questo strumento», affermano i vertici sindacali, che annunciano un monitoraggio accurato delle aziende agricole del territorio per verificare l’applicazione della Check List e il rispetto delle regole nei contratti d’appalto.

Caporalato nei campi vicentini: lavoro nero, minori e stranieri irregolari. Stangata da oltre 100mila euro

Due aziende agricole nel mirino dei Carabinieri

L’obiettivo è anche comprendere meglio il funzionamento della mobilità dei lavoratori e le modalità di incontro tra domanda e offerta di manodopera. La Sezione Territoriale ha infatti già posto tra le priorità future il miglioramento dei meccanismi di reclutamento nel rispetto della legalità.

La FLAI CGIL sottolinea che il presidio territoriale sarà accompagnato da un lavoro di approfondimento e studio delle dinamiche del comparto agricolo, in collaborazione con enti di controllo e istituzioni. «Vogliamo far emergere le criticità ma anche sostenere chi opera nel rispetto delle regole – concludono Maggiore e Grosselle –. Difendere il lavoro agricolo significa garantire dignità, sicurezza e legalità a chi ogni giorno fatica nei campi».