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La protesta contro il fotovoltaico

Oltre 200 firme contro il fotovoltaico a Castelguglielmo: la protesta del Comitato tutela territorio

Gli abitanti chiedono l’annullamento del progetto su suolo agricolo pregiato, cresce la mobilitazione in vista dell’incontro pubblico del 30 settembre

Oltre 200 firme contro il fotovoltaico a Castelguglielmo: la protesta del Comitato tutela territorio

Foto di repertorio

Una petizione con oltre duecento firme è stata ufficialmente depositata al Comune di Castelguglielmo per esprimere il netto dissenso verso la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra su sette ettari di terreno agricolo vicino al centro abitato. La raccolta firme è stata promossa dal Comitato per la tutela del territorio, nato dopo la serata informativa del 5 settembre, e punta all’annullamento dell’accordo di programma approvato dal consiglio comunale il 31 marzo.

Secondo il comitato, guidato da Stefano Furin, la scelta dell’area per il parco fotovoltaico è inaccettabile perché sottrae un suolo agricolo di alto valore e strategico per lo sviluppo urbano, con conseguenze irreversibili a livello economico, sociale e ambientale. Inoltre, la protesta non si scaglia contro il fotovoltaico in generale, ma contro la localizzazione ritenuta dannosa e non necessaria. Preoccupa anche l’effetto cumulativo sul territorio: nel raggio di tre chilometri dal centro sono già presenti 180 ettari di impianti e altri 100 sono in fase di valutazione, una concentrazione senza precedenti a livello nazionale.

La petizione ha ottenuto anche il sostegno dei presidenti provinciali di Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e Wwf, a conferma dell’importanza delle istanze sollevate. Per rafforzare la mobilitazione, il comitato ha convocato un nuovo incontro pubblico per il 30 settembre alle ore 21, aperto ai cittadini di Castelguglielmo e dei comuni limitrofi.

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