Maltempo devastante nel Vicentino: Coldiretti denuncia i danni alle colture

Grandine e allagamenti colpiscono duramente vigneti e coltivazioni

Stefano Gabbiano

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25.09.2025 - 14:03

Maltempo devastante nel Vicentino: Coldiretti denuncia i danni alle colture

Le immagini sul posto

Il maltempo continua a flagellare il Vicentino, con le zone più colpite che sono l'Alto Vicentino, fino ad Arsiero, e l'area tra Lonigo e Gambellara, dove ieri sera si è abbattuta una violenta grandinata, con gravi conseguenze sulle colture agricole. In particolare, i vigneti che avevano già subito danni importanti in precedenti eventi climatici, sono stati nuovamente colpiti, con gravi perdite per gli agricoltori.  A Gambellara, la grandine ha provocato danni ai vigneti ancora da vendemmiare, già segnati in precedenza da una perdita di circa il 20% della produzione. L’intensificarsi del fenomeno ha aggravato la situazione, con il danno che potrebbe raggiungere il 60% della produzione, rendendo la vendemmia ancora più complessa e costosa, dato che dovrà essere effettuata manualmente. Questo ulteriore colpo arriva in un momento già critico per gli agricoltori, che si trovano a fare i conti con danni economici ingenti. A Arsiero, i primi rilievi parlano di allagamenti diffusi e danni alle auto, ma fortunatamente non sono stati registrati danni rilevanti alle coltivazioni agricole. Nonostante ciò, l'impatto complessivo sugli agricoltori rimane preoccupante.  I tecnici di Coldiretti Vicenza sono al lavoro per monitorare l’entità dei danni, con rilievi ancora in corso nelle aree colpite. Secondo gli esperti, quanto accaduto è un chiaro segnale della crescente imprevedibilità del clima e della necessità di prendere misure preventive più efficaci. “Questo evento è un chiaro avvertimento sulla crescente incidenza dei fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti e devastanti,” ha dichiarato un portavoce di Coldiretti Vicenza. “È fondamentale che ogni azienda agricola investa in coperture assicurative adeguate, sia per gli edifici aziendali che per le coltivazioni, che rappresentano la linfa vitale di molte imprese. Non possiamo permetterci di perdere il reddito a causa di eventi climatici imprevisti, che non sono più eventi rari ma sempre più parte della normalità.

Il maltempo continua a flagellare il Vicentino, con le zone più colpite che sono l'Alto Vicentino, fino ad Arsiero, e l'area tra Lonigo e Gambellara, dove ieri sera si è abbattuta una violenta grandinata, con gravi conseguenze sulle colture agricole. In particolare, i vigneti che avevano già subito danni importanti in precedenti eventi climatici, sono stati nuovamente colpiti, con gravi perdite per gli agricoltori.

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A Gambellara, la grandine ha provocato danni ai vigneti ancora da vendemmiare, già segnati in precedenza da una perdita di circa il 20% della produzione. L’intensificarsi del fenomeno ha aggravato la situazione, con il danno che potrebbe raggiungere il 60% della produzione, rendendo la vendemmia ancora più complessa e costosa, dato che dovrà essere effettuata manualmente. Questo ulteriore colpo arriva in un momento già critico per gli agricoltori, che si trovano a fare i conti con danni economici ingenti.

A Arsiero, i primi rilievi parlano di allagamenti diffusi e danni alle auto, ma fortunatamente non sono stati registrati danni rilevanti alle coltivazioni agricole. Nonostante ciò, l'impatto complessivo sugli agricoltori rimane preoccupante.

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Le imprese agricole sono sempre più vulnerabili agli eventi climatici estremi

I tecnici di Coldiretti Vicenza sono al lavoro per monitorare l’entità dei danni, con rilievi ancora in corso nelle aree colpite. Secondo gli esperti, quanto accaduto è un chiaro segnale della crescente imprevedibilità del clima e della necessità di prendere misure preventive più efficaci.

“Questo evento è un chiaro avvertimento sulla crescente incidenza dei fenomeni meteorologici estremi, sempre più frequenti e devastanti,” ha dichiarato un portavoce di Coldiretti Vicenza. “È fondamentale che ogni azienda agricola investa in coperture assicurative adeguate, sia per gli edifici aziendali che per le coltivazioni, che rappresentano la linfa vitale di molte imprese. Non possiamo permetterci di perdere il reddito a causa di eventi climatici imprevisti, che non sono più eventi rari ma sempre più parte della normalità".