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Manildo: «Il Veneto ha bisogno di fiducia e visione. Dopo trent’anni di centrodestra serve un nuovo inizio»

Dopo la presentazione delle liste della maxi coalizione, il candidato del centrosinistra incontra oggi a Treviso 70 giovani under 30 «Serve partecipazione per cambiare»

Manildo: «Il Veneto ha bisogno di fiducia e visione. Dopo trent’anni di centrodestra serve un nuovo inizio»

Foto di repertorio

«Il Veneto ha bisogno di un’alternanza, ma soprattutto di una visione». Con queste parole Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha rilanciato oggi la sfida elettorale dopo la presentazione ufficiale delle liste.

«È bello lavorare insieme per il cambiamento – ha detto Manildo –. Dopo trent’anni di centrodestra, vogliamo costruire un’alternativa fondata sulla partecipazione e su un nuovo rapporto di fiducia tra i veneti e le istituzioni».

Nel pomeriggio, alle 15.30, il candidato sarà a Treviso per un incontro con settanta giovani under 30, invitati a proporre idee per il programma elettorale. «Mi colpisce la grande partecipazione dei ragazzi, anche non iscritti ai partiti – ha spiegato –. Porteranno le loro proposte per il Veneto del futuro. Dopo il confronto visiteremo insieme la mostra sulla pace al museo di Santa Caterina, perché credo sia importante legare la dimensione locale a quella nazionale».

Tra le priorità programmatiche, Manildo ha indicato il “salario d’ingresso” per i giovani che entrano nel mondo del lavoro, una misura di integrazione della retribuzione pensata per diplomati e laureati al primo impiego. «È una proposta concreta, nata anche dal confronto con gli imprenditori – ha sottolineato –. Due aziende venete hanno già manifestato disponibilità a sostenerla. È un segnale importante, perché mostra che il dialogo tra politica e impresa può dare frutti reali».

Il candidato ha poi evidenziato il dramma della fuga dei giovani: «Dal 2011 a oggi sono scomparsi 48mila ragazzi, emigrati all’estero. È come se fosse sparita una città intera come Belluno. Non possiamo permetterlo ancora».

Capitolo centrale del programma anche la sanità pubblica: «Senza se e senza ma – ha ribadito –. La Regione deve avere una regia forte e dire no al modello lombardo, troppo orientato al privato. L’Italia deve portare la spesa sanitaria almeno al 7% del PIL, in linea con gli standard europei: oggi siamo solo al 6,1%, il fanalino di coda».

Manildo ha inoltre annunciato che entro la seconda settimana di novembre verrà comunicato il nome dell’assessore alla sanità, «per dare un segnale di trasparenza e concretezza». Sul fronte sociale, propone invece «un’alleanza stabile tra Regione e privato sociale, con un assessorato alla partecipazione».

Accanto a lui, Niccolò Maria Rocco, candidato trevigiano della lista Uniti per Manildo, ha sottolineato l’importanza di «una politica che torni ad ascoltare, che costruisca, e che rimetta i giovani al centro delle scelte».

Post Facebook di Niccolò Maria Rocco

Fonte: Facebook Niccolò Maria Rocco

Da Treviso, dunque, parte l’appello di Manildo: «Un Veneto che ritrovi fiducia, partecipazione e visione».

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