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Ponte San Nicolò lancia una campagna contro la violenza sulle donne nel nome di Giulia Cecchettin

Presentazione martedì 11 novembre alle 18 in municipio, quattro slogan e rete territoriale per sensibilizzare e prevenire

Ponte San Nicolò lancia una campagna contro la violenza sulle donne nel nome di Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin

Un appuntamento che unisce memoria e responsabilità civile. Martedì 11 novembre, alle 18, il municipio di Ponte San Nicolò ospita la presentazione di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, nel giorno che ricorda, a due anni, la scomparsa di Giulia Cecchettin. Un gesto che vuole trasformare il dolore in impegno collettivo, mettendo al centro il rispetto, l’ascolto e la forza di una comunità.


La scelta dell’11 novembre non è casuale: il Comune di Ponte San Nicolò dedica l’iniziativa alla memoria di Giulia Cecchettin, simbolo della necessità di un impegno comune contro ogni forma di prevaricazione. Ricordare significa anche agire: una comunità si misura dalla capacità di prevenire, riconoscere e spezzare i meccanismi della violenza.
La campagna sarà presentata martedì 11 novembre, alle ore 18, nella sala consiliare del municipio di Ponte San Nicolò. L’invito è rivolto a cittadine e cittadini, realtà associative e operatori del territorio.


Promossa dal Comune insieme alla Commissione Pari Opportunità e al Centro Veneto Progetti Donna, l’iniziativa diffonderà quattro slogan dedicati alle diverse forme di violenza – fisica, psicologica, economica e verbale – per favorire consapevolezza e riflessione. I messaggi saranno visibili sul territorio, sul sito istituzionale e sui canali social del Comune, con l’obiettivo di raggiungere pubblici diversi e alimentare un dialogo informato e continuo.

Perché il messaggio sia efficace, serve un’alleanza larga. L’amministrazione chiama a raccolta attività commerciali, farmacie, studi medici, parrocchie, associazioni di volontariato, società sportive, sindacati e imprese locali. Una rete capillare, capace di intercettare bisogni, segnalare situazioni a rischio e offrire punti di riferimento riconoscibili.



La cronaca racconta un fenomeno tutt’altro che marginale: aumentano gli interventi delle forze dell’ordine e i casi da “codice rosso”. Allo stesso tempo, cresce la consapevolezza tra le donne e si rafforza la richiesta di protezione e di giustizia. È in questo spazio – tra la necessità di prevenire e il diritto di essere ascoltate – che la campagna si inserisce, offrendo strumenti di informazione e un invito a non restare indifferenti.


Gli slogan non sono una cornice estetica, ma il primo passo per riconoscere i segnali, nominare le violenze che spesso si annidano nel linguaggio, nei rapporti economici e nelle relazioni affettive. Il resto lo fanno le persone: chi lavora nei negozi e negli studi medici, chi allena in una società sportiva, chi anima una parrocchia o un’associazione. Ognuno può essere ponte tra il silenzio e la richiesta di aiuto.

Per aderire e sostenere la campagna, basterà seguire gli aggiornamenti sul sito istituzionale e sui canali social del Comune di Ponte San Nicolò, condividere i materiali, esporre gli slogan negli spazi pubblici e privati, segnalare alle autorità competenti eventuali situazioni di rischio.

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