Treviso, assessore FDI “congelate”: polemica sul potere del sindaco

Il sindaco limita le funzioni di due assessore fino all’incontro chiarificatore con il coordinatore regionale del partito

Alessia Scarpa

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12.11.2025 - 11:50

Treviso, assessore FDI “congelate”: polemica sul potere del sindaco

Foto di repertorio

Il sindaco di Treviso ha deciso di sospendere temporaneamente alcune funzioni di due assessore di Fratelli d’Italia, limitandone la partecipazione a eventi pubblici e l’esercizio di atti e delibere di rilievo. Secondo quanto comunicato, fino al chiarimento previsto sabato con il coordinatore regionale del partito, le due amministratrici “non potranno partecipare a eventi pubblici, né portare avanti atti e delibere importanti”, e dovranno limitarsi alla gestione ordinaria, riferendo direttamente al sindaco ogni attività svolta.  La misura ha sollevato immediate critiche: Gigi Calesso della Coalizione Civica per Treviso ha definito il provvedimento “intollerabile e fuori da ogni norma”, denunciando un presunto “assoggettamento dell’azione amministrativa alle esigenze dello scontro politico”. Secondo Calesso, la sospensione appare priva di qualsiasi fondamento giuridico e potrebbe configurarsi come una violazione dei principi di autonomia degli amministratori pubblici. “Si tratta di una concezione proprietaria delle istituzioni – afferma Calesso – che rischia di subordinare la funzione pubblica a logiche di partito. È necessario valutare se il Prefetto debba intervenire per accertare la legittimità della decisione”.

Il sindaco di Treviso ha deciso di sospendere temporaneamente alcune funzioni di due assessore di Fratelli d’Italia, limitandone la partecipazione a eventi pubblici e l’esercizio di atti e delibere di rilievo.

Secondo quanto comunicato, fino al chiarimento previsto sabato con il coordinatore regionale del partito, le due amministratrici “non potranno partecipare a eventi pubblici, né portare avanti atti e delibere importanti”, e dovranno limitarsi alla gestione ordinaria, riferendo direttamente al sindaco ogni attività svolta.

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La misura ha sollevato immediate critiche: Gigi Calesso della Coalizione Civica per Treviso ha definito il provvedimento “intollerabile e fuori da ogni norma”, denunciando un presunto “assoggettamento dell’azione amministrativa alle esigenze dello scontro politico”. Secondo Calesso, la sospensione appare priva di qualsiasi fondamento giuridico e potrebbe configurarsi come una violazione dei principi di autonomia degli amministratori pubblici.

“Si tratta di una concezione proprietaria delle istituzioni – afferma Calesso – che rischia di subordinare la funzione pubblica a logiche di partito. È necessario valutare se il Prefetto debba intervenire per accertare la legittimità della decisione”.