Il Presidente di ESU sulle borse di studio: “I dati diffusi da UDU sugli studenti idonei ma non assegnatari sono incompleti e fuorvianti”

Giuseppe Maschera interviene dopo le critiche del rappresentante degli studenti Matteo Greggio Miola, spiegando che le borse di studio sono gestite dall’Università e che le risorse PNRR e regionali non erano ancora comprese nei conteggi

Adamo Chiesa

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02.12.2025 - 14:20

Giuseppe Maschera - Presidente ESU Padova

Chiarezza sui numeri delle borse di studio universitarie: il Presidente di ESU Padova, Giuseppe Maschera, interviene dopo le polemiche nate dalle dichiarazioni di Matteo Greggio Miola, componente del CdA e rappresentante degli studenti di UDU, che aveva lamentato di non aver ricevuto risposte sulle borse di studio per gli studenti “idonei” ma non assegnatari.  “UDU, nel diffondere i dati, dimentica che non sono stati ancora considerati i fondi PNRR destinati alla Regione per quasi 9,7 milioni di euro, che saranno poi ripartiti tra gli atenei veneti”, spiega Maschera. “Inoltre non è stato incluso il contributo regionale integrativo previsto per il 2026, quindi i numeri comunicati non raccontano la situazione reale e rischiano di creare confusione tra gli studenti”. Il Presidente di ESU sottolinea anche che la gestione delle borse di studio resta una competenza esclusiva dell’Università di Padova, mentre l’ESU ha un ruolo esecutivo, seguendo le indicazioni della Regione. “È grave che il rappresentante degli studenti non lo sappia, o peggio, faccia finta di non saperlo”, aggiunge Maschera, precisando che l’ente è sempre disponibile a chiarire ogni dubbio sui dati. Infine, Maschera evidenzia che la pratica del confronto con i rappresentanti degli studenti non è mai venuta meno e proseguirà fino alla fine del mandato del CdA, ribadendo l’impegno dell’ESU a garantire trasparenza e correttezza nella comunicazione delle informazioni.

Università: quasi duemila idonei senza borsa

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“UDU, nel diffondere i dati, dimentica che non sono stati ancora considerati i fondi PNRR destinati alla Regione per quasi 9,7 milioni di euro, che saranno poi ripartiti tra gli atenei veneti”, spiega Maschera. “Inoltre non è stato incluso il contributo regionale integrativo previsto per il 2026, quindi i numeri comunicati non raccontano la situazione reale e rischiano di creare confusione tra gli studenti”.

Il Presidente di ESU sottolinea anche che la gestione delle borse di studio resta una competenza esclusiva dell’Università di Padova, mentre l’ESU ha un ruolo esecutivo, seguendo le indicazioni della Regione. “È grave che il rappresentante degli studenti non lo sappia, o peggio, faccia finta di non saperlo”, aggiunge Maschera, precisando che l’ente è sempre disponibile a chiarire ogni dubbio sui dati.

Infine, Maschera evidenzia che la pratica del confronto con i rappresentanti degli studenti non è mai venuta meno e proseguirà fino alla fine del mandato del CdA, ribadendo l’impegno dell’ESU a garantire trasparenza e correttezza nella comunicazione delle informazioni.