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EMERGENZA CASA. BASSANO 3/3

Bassano del Grappa, prezzi delle case in aumento: a febbraio record di 1.891 euro al metro quadro

La crescente domanda e la scarsità di alloggi complicano la situazione

affitti

L’emergenza abitativa è ormai un tema sociale di primaria importanza in molte città italiane. Da un lato, i costi degli affitti nel mercato privato sono in costante aumento, rendendo sempre più difficile per famiglie, studenti e lavoratori trovare una casa a prezzi accessibili. Dall’altro, l’edilizia residenziale pubblica fatica a rispondere alla domanda crescente, tra lunghe graduatorie e immobili da ristrutturare che tardano a essere rimessi a disposizione. Anche il mercato immobiliare di Bassano del Grappa continua a registrare una crescita significativa. Nel mese di febbraio, il prezzo medio richiesto per gli immobili residenziali in vendita ha raggiunto i 1.891 euro al metro quadro, segnando un aumento del 6,66% rispetto allo stesso mese del 2024, quando il valore medio si attestava a 1.773 euro/m².

Negli ultimi due anni, febbraio 2025 ha segnato il picco più alto per il costo delle abitazioni all’interno del comune. Il valore più basso, invece, è stato registrato a giugno 2023, quando il prezzo medio richiesto per un immobile in vendita si fermava a 1.692 euro al metro quadro. L’andamento conferma la tendenza al rialzo del mercato locale, con una crescente domanda che continua a spingere i prezzi verso nuovi massimi. Negli ultimi anni, anche il mercato degli affitti ha subito un’impennata nei prezzi, complice l’aumento della domanda e la ridotta disponibilità di alloggi. Inoltre, la competizione tra studenti, giovani coppie e lavoratori ha reso quasi impossibile trovare una casa a prezzi sostenibili. A febbraio 2025, il canone medio richiesto per gli immobili residenziali in affitto è stato di € 10,80 al metro quadro mensile, segnando un aumento del 26,91% rispetto a febbraio 2024, quando era di € 8,51 al metro quadro. Negli ultimi due anni, il valore più alto nel comune di Bassano del Grappa è stato registrato a settembre 2024, con una media di € 11,03 al metro quadro. Il prezzo più basso, invece, è stato rilevato a gennaio 2024, con un canone medio di € 8,18 al metro quadro mensile. E infine il fenomeno degli affitti brevi ha ulteriormente ridotto l’offerta, spingendo molti proprietari a preferire contratti più redditizi e di breve durata rispetto ai classici affitti a lungo termine. L’altra faccia del problema riguarda l’edilizia residenziale pubblica, che dovrebbe offrire una soluzione abitativa a chi non può permettersi il mercato privato. Tuttavia, i ritardi nella gestione delle graduatorie e la scarsità di alloggi disponibili aggravano la crisi. Secondo i dati Ater, nella provincia di Vicenza si contano 4200 appartamenti di cui circa 600 sono sfitti. Nello specifico prendendo Bassano, Ater gestisce 374 appartamenti di questi 60 sono ancora sfitti: 10 attualmente in vendita, 24 da fare manutenzioni e assegnare. Infine, 26 riguardano i tre caseggiati di via Trozzetti realizzati alla fine degli anni '40 dalla famiglia Westen, proprietaria delle ex Smalterie per le famiglie dei dipendenti della storica azienda bassanese e poi passati in gestione all’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. Mentre l’emergenza abitativa continua a pesare su famiglie e cittadini in difficoltà, le istituzioni annunciano interventi che sembrano poter cambiare, anche se con tempi lunghi, la situazione abitativa.

Grazie all’approvazione della variante in consiglio comunale, l’Ater potrà avviare la demolizione degli edifici di via Trozzetti e riorganizzare gli spazi. Ma i tempi non sono immediati: «Dobbiamo ancora completare l’iter – spiega il presidente Ater Valentino Scomazzon – e solo l’anno prossimo potremo iniziare a liberare gli ultimi appartamenti rimasti Un’operazione da 10 milioni di euro, che però non risolve nell’immediato il problema della casa per chi è in lista d’attesa». A pesare sulla crisi abitativa ci sono anche le case popolari di proprietà del Comune: 285 appartamenti, di cui ben 94 sfitti. Un dato che fa riflettere, considerando che la domanda di alloggi è in costante crescita. «In tutta Bassano, gli appartamenti di edilizia popolare sono 659, ma - conferma il presidente Ater - non bastano a soddisfare le richieste. Intanto, mentre le graduatorie scorrono, si attende l’autunno per un nuovo bando e un’ulteriore lista di assegnazioni». Ma il problema resta: tra lungaggini burocratiche, alloggi vuoti e tempi incerti, l’emergenza abitativa a Bassano è ancora lontana da una soluzione concreta.

 

 

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