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Castelfranco investe in sicurezza e turismo: nuove telecamere nel territorio e ufficio Iat rinnovato

Una control room per il monitoraggio dei corsi d'acqua sarà presto attivata nella sede della protezione civile castellana

Volontari protezione civile al lavoro

La sicurezza del territorio continua a rimanere al centro dell’azione amministrativa della giunta guidata da Stefano Marcon. Sicurezza non solo contro i reati verso la persona, ma anche sicurezza in termini di risposta al rischio idrico.

È stato infatti approvato l’acquisto, per un importo di circa 45mila euro, di alcuni dispositivi tecnologici da una ditta brianzola, tra cui quattro telecamere (una dotata di sistema “water level”), al fine di realizzare una vera e propria control room all’interno della sede della Protezione Civile di via Lovara. I nuovi occhi elettronici consentiranno il monitoraggio in tempo reale dei principali corsi d’acqua che attraversano la città del Giorgione, permettendo al sindaco e alla sua squadra di rimanere costantemente aggiornati sull’evoluzione della situazione in caso di rischio alluvione, indispensabile per poter prendere al meglio e più rapidamente le decisioni. Sebbene le nuove telecamere siano dispositivi mobili, i tecnici del comune hanno già individuato alcuni punti chiave del sistema idrico cittadino da tenere monitorati.

Si tratta del “ponte da Ongarato”, dove il torrente Avenale sottopassa via San Pio X, via Ponte di Legno a Bella Venezia, nel punto in cui confluiscono tre corsi d’acqua (Avenale, Brenton, Cal di Riese) e infine lungo il corso del torrente Muson. In caso di emergenza, conoscere da remoto la situazione dei corsi d’acqua permetterà di impegnare i volontari in diverse azioni, soprattutto a sostegno della cittadinanza e per l’approntamento delle difese passive, sgravandoli dal monitoraggio effettuato dal vivo dei corsi d’acqua, in parte svolto dalle telecamere. Il Comune ha poi intenzione di posizionare nuovi occhi elettronici per la sicurezza delle frazioni. Grazie all’acquisto e attivazione del nuovo server per l’elaborazione dati, Castelfranco può ampliare la sua dotazione di telecamere di videosorveglianza, così come dei dispositivi di lettura targhe, che ad oggi consta già di oltre 100 apparecchi. Pur confidando nell’ottenimento di fondi ministeriali per la sicurezza urbana, l’amministrazione ha confermato la volontà di installare nuove telecamere usando anche fondi propri, al fine di rispondere alle esigenze più volte espresse dagli abitanti delle frazioni. Con la fondamentale collaborazione della Polizia locale, i punti di installazione sono già stati individuati in corrispondenza di vie e incroci strategici nella viabilità urbana, dove transitano necessariamente tutti coloro che dopo un atto criminoso fuggono a bordo di veicoli. Questi dispositivi si sono rilevati più volte fondamentali nell’attività investigativa degli agenti di polizia, come emerso in un incidente che ha visto un camionista portoghese non fermarsi dopo aver urtato violentemente un’auto con nonna e nipote a bordo, nella rotonda di Bella Venezia. Telecamere e lettori targa hanno permesso agli agenti di identificare il pirata della strada, nel frattempo ritornato in Portogallo, e a farsi comunicare dalla ditta per la quale l’uomo lavora i dati assicurativi e i documenti del camionista. Non solo la sicurezza tuttavia. La giunta Marcon non ha dimenticato l’importanza turistica di Castelfranco: cogliendo l’occasione di alcuni lavori in via Riccati, l’amministrazione ha spostato l’ufficio Iat da quella via e l’ha collocato all’interno di Palazzo Soranzo Novello, una posizione più centrale e visibile, strategica per la promozione e valorizzazione dei principali monumenti castellani.

Leonardo Sernagiotto

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