Nel cielo: l'immersione artistica di Alessandro Gatto ad Asiago

Il pittore castellano espone 15 opere legate al cielo all'interno dell'Osservatorio Astronomico dell'Altopiano

Leonardo Sernagiotto

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17.08.2025 - 10:26

"Nel cielo: l'immersione artistica di Alessandro Gatto ad Asiago"

C’è tempo fino al 24 agosto per visitare la mostra del pittore castellano Alessandro Gatto “Nel cielo. Immersi a testa in su”, allestita all’interno dell’Osservatorio Astrofisico di Asiago.  Quindici quadri, dove l’artista di Sant’Andrea oltre il Muson illustra e comunica il suo rapporto con il cielo e l’universo: «Il cielo mi ha affascinato fin da piccolo. Mi emozionava, mi incuriosiva, mi metteva anche paura, ma quello con il cielo è sempre stato un rapporto meraviglioso. Mi ricordo quando da giovane tornavo dalle serate estive con gli amici e mi fermavo ad osservare il carro dell’Orsa Maggiore, “parcheggiata” appena sopra il tetto di casa mia a Sant’Andrea oltre il Muson, che mi guidava l’occhio a cercare la Stella Polare e l’Orsa Minore. Sono convinto che se guardassimo di più il cielo, ci sarebbe meno violenza e cattiveria sulla terra». La mostra è stata resa possibile grazie all’interessamento di Stefano Ciroi, docente di Spettroscopia Astronomica all'Università di Padova, che si è innamorato dei quadri di Alessandro Gatto in occasione di una mostra organizzata a Saccol di Vedelago. Il professor Ciroi ha quindi invitato Gatto ad esporre le sue opere all’interno dell’Osservatorio Astrofisico di Asiago, di cui è responsabile scientifico. L’idea originaria era di esporre le opere sotto la cupola, ma per motivi tecnici si è poi scelto di optare per una sala lì vicino. Il titolo è comunque frutto dell’ingegno di Alessandro: «Il titolo che ho scelto sembra un ossimoro, dato che quando si parla di immersione, pensiamo subito a qualcosa che scende, che va verso il basso, come quando ci immergiamo nell’acqua. Però, a ben pensarci, noi siamo “immersi nel cielo” fin dalla pianta dei piedi. Se riuscissimo a volare, saremmo completamente immersi nel cielo, come angeli». Continua dunque il legame della famiglia Gatto con il centro dell’Altopiano dei Sette Comuni: il duomo di Asiago ospita al suo interno un mosaico raffigurante il battesimo di Cristo, realizzato da Angelo, padre di Alessandro, negli anni Sessanta del secolo scorso. Leonardo Sernagiotto

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Quindici quadri, dove l’artista di Sant’Andrea oltre il Muson illustra e comunica il suo rapporto con il cielo e l’universo: «Il cielo mi ha affascinato fin da piccolo. Mi emozionava, mi incuriosiva, mi metteva anche paura, ma quello con il cielo è sempre stato un rapporto meraviglioso. Mi ricordo quando da giovane tornavo dalle serate estive con gli amici e mi fermavo ad osservare il carro dell’Orsa Maggiore, “parcheggiata” appena sopra il tetto di casa mia a Sant’Andrea oltre il Muson, che mi guidava l’occhio a cercare la Stella Polare e l’Orsa Minore. Sono convinto che se guardassimo di più il cielo, ci sarebbe meno violenza e cattiveria sulla terra». La mostra è stata resa possibile grazie all’interessamento di Stefano Ciroi, docente di Spettroscopia Astronomica all'Università di Padova, che si è innamorato dei quadri di Alessandro Gatto in occasione di una mostra organizzata a Saccol di Vedelago. Il professor Ciroi ha quindi invitato Gatto ad esporre le sue opere all’interno dell’Osservatorio Astrofisico di Asiago, di cui è responsabile scientifico. L’idea originaria era di esporre le opere sotto la cupola, ma per motivi tecnici si è poi scelto di optare per una sala lì vicino. Il titolo è comunque frutto dell’ingegno di Alessandro: «Il titolo che ho scelto sembra un ossimoro, dato che quando si parla di immersione, pensiamo subito a qualcosa che scende, che va verso il basso, come quando ci immergiamo nell’acqua. Però, a ben pensarci, noi siamo “immersi nel cielo” fin dalla pianta dei piedi. Se riuscissimo a volare, saremmo completamente immersi nel cielo, come angeli». Continua dunque il legame della famiglia Gatto con il centro dell’Altopiano dei Sette Comuni: il duomo di Asiago ospita al suo interno un mosaico raffigurante il battesimo di Cristo, realizzato da Angelo, padre di Alessandro, negli anni Sessanta del secolo scorso.