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Dopo la fine del Superbonus
07.08.2024 - 08:48
Giovanni Bolzonella
Il settore edile inizia a soffrire pesantemente le conseguenze della fine del superbonus 110% e degli altri bonus edilizi e lancia un grido di allarme anche per quanto riguarda l'occupazione. A segnalare la grave situazione in cui versa il comparto sono Giovanni Bolzonella capo categoria degli edili dell’associazione Artigiani Piccola e media Impresa “Città della Riviera del Brenta” e Andrea Bernardi referente per la categoria impiantisti insieme al segretario dell’Associazione Giorgio Chinellato. Le imprese artigiane puramente edili, iscritte all'associazione va detto, sono circa 150, sono oltre 300 invece quelle iscritte complessive legate al comparto come elettricisti idraulici dipintori ed installatori.
“Con la fine del super bonus e anche di tutti gli altri bonus edilizi - spiega Bolzonella - il 2025 rischia di diventare un anno tragico sotto l’aspetto dell’occupazione con fatturati delle aziende in diminuzione. Resta solo qualche restauro,
ristrutturazione interna da compiere, ma sia a causa della difficoltà delle banche a erogare mutui, sia per il fatto che le famiglie preferiscono sempre più andare in affitto piuttosto che affrontare la spesa per acquistare una casa, le richieste di interventi edilizi sono calati già quest’anno di quasi il 30 %. Il prossimo anno prevediamo che la situazione sarà ancora più complicata se nel frattempo il Governo non interverrà con degli incentivi per riattivare il settore".
“L’ultimo bonus che resta in piedi fino a dicembre di quest’anno - spiega Andrea Bernardi - è l’Ecobonus. Poi c’è il concreto rischio che tutto si fermi. Puntiamo sinceramente sul fatto che si attivi per il 2025 il “Conto termico 3.0” che garantirebbe su impianti fotovoltaici e caldaie un rimborso di fatto nel giro di 3 – 5 anni del 60 % della spesa fatta. Questo tipo di misura potrebbe essere utilizzata sia da aziende che da privati per le abitazioni. Abbiamo constatato ad esempio, che una misura analoga aveva riscosso un buon successo con le aziende del comparto calzaturiero".
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