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Epidemia aviaria

Focolaio di aviaria a San Giorgio di Nogaro: allerta massima e interventi immediati

Un’unità di crisi riunita per contenere il contagio nell’allevamento di tacchini della bassa friulana

aviaria

Immagine di repertorio

Da oltre un mese si parla della minaccia rappresentata dall'influenza aviaria nel Triveneto. Meno di un mese fa la Regione Veneto aveva emesso una serie di stringenti linee guida per fronteggiare l'emergenza, ma questo non è bastato a fermare l'epidemia.

Già il 5 ottobre, a Mira, quasi 30mila tacchini erano stati abbattuti a causa dello scoppio di un focolare. Oggi è invece il turno di un'azienda agricola in provincia di Udine.

Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato in un allevamento di tacchini a San Giorgio di Nogaro, nella bassa friulana. Il Servizio Prevenzione della Regione ha prontamente attivato un'unità di crisi e isolato il sito per prevenire la diffusione del virus. L’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha confermato che l’intervento è stato tempestivo, con l'avvio immediato di un’indagine epidemiologica per tracciare i possibili ingressi dell’agente patogeno nell'allevamento e per impedire la sua uscita.

“Il sito è completamente isolato e gli operatori sono dotati di dispositivi di protezione per garantire la sicurezza”, ha dichiarato Riccardi. Tuttavia, la normativa prevede l’abbattimento e lo smaltimento di tutti i capi dell'allevamento, che ammontano a diverse migliaia, al fine di prevenire ulteriori contagi.

L'influenza aviaria, causata dal virus dell’influenza A, può manifestarsi in forma a bassa o alta patogenicità. Sebbene gli uccelli selvatici possano essere portatori sani del virus, esso risulta particolarmente letale per gli animali da allevamento come polli, anatre e tacchini. La situazione a San Giorgio è costantemente monitorata per evitare la propagazione del contagio.

“Seguendo le linee guida dell’OMS sul contenimento dell’influenza aviaria, il Friuli Venezia Giulia ha attivato un Piano di prevenzione efficace”, ha aggiunto l’assessore. “La rapidità dell'intervento su questo caso specifico dimostra l’efficacia dell’unità di crisi nel contenere il contagio”. Riccardi ha infine espresso ottimismo, affermando che “la situazione è sotto controllo e tutti i protocolli di sicurezza sono stati attivati per circoscrivere il contagio all’allevamento interessato”.

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