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Il Parlamento Europeo si schiera per Alberto Trentini

"I diritti umani sono universali", dichiara l'eurodeputata Cristina Guarda

Cristina Guarda

Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa verde

Il Parlamento europeo ha votato oggi un emendamento cruciale in favore di Alberto Trentini, cittadino italiano e volontario dell'ONG Humanity & Inclusion, arrestato dalle autorità venezuelane il 15 novembre 2024 durante una missione umanitaria. Cristina Guarda, europarlamentare dei Verdi/ALE, ha dichiarato il suo pieno sostegno all'iniziativa, sottolineando l'importanza di difendere i diritti umani in ogni contesto.

«Nella plenaria di oggi ho votato a favore dell'emendamento che esprime solidarietà e preoccupazione per Alberto Trentini», ha affermato Guarda a margine della seduta tenutasi a Strasburgo. L'emendamento, inserito in una risoluzione più ampia sulla crisi in Venezuela, pone l'accento sulla necessità di proteggere chi opera in contesti umanitari, spesso in condizioni estremamente pericolose.

Guarda, presidente della commissione Affari Sociali dell’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana (EuroLat), ha lanciato un appello accorato: «Occorre difendere in ogni frangente i diritti umani, che non sono né di destra né di sinistra, ma universali. Alberto Trentini è detenuto in isolamento totale, senza contatti con la famiglia, avvocati o rappresentanti consolari. Dopo oltre due mesi, non è ancora stato possibile verificare il suo stato di salute fisica e mentale né le ragioni del suo arresto».

La parlamentare ha poi ricordato l'urgenza della situazione: «Alberto soffre di problemi di salute e non ha accesso a medicinali né a beni di prima necessità. Questa causa umanitaria va sostenuta senza tentennamenti. È nostro dovere garantire che i diritti umani siano rispettati e che Alberto riceva l'assistenza di cui ha bisogno».

L'arresto di Trentini è solo uno dei molti episodi che denunciano il deterioramento della situazione in Venezuela, in un contesto di tensioni politiche e violazioni sistematiche dei diritti fondamentali. L'appello lanciato da Strasburgo segna un importante passo politico, ma il destino del volontario italiano resta, per ora, incerto.

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