Rapina alla gioielleria Grielli di Santa Maria di Zevio: bottino da 700-800 mila euro e indagini in corso

Un assalto violento ha sconvolto la tranquillità di Santa Maria di Zevio, con cinque rapinatori armati che hanno colpito la gioielleria Grielli. La fuga dei malviventi è stata parzialmente ostacolata, ma le forze dell'ordine sono a lavoro per individuare i responsabili

Aurora Ricci

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24.01.2025 - 12:08

Nella serata di ieri, poco prima delle 19, la cittadina di Santa Maria di Zevio, in provincia di Verona, è stata teatro di una rapina violenta e ben organizzata ai danni della gioielleria Grielli, situata in via Primo Maggio. Un gruppo di cinque rapinatori, tra cui uno travestito da donna, ha fatto irruzione nel negozio, portando via un bottino che si stima essere tra i 700 e gli 800 mila euro. Secondo quanto ricostruito, il rapinatore travestito da donna ha finto di essere una cliente e ha chiesto l'apertura della porta, permettendo così l'ingresso degli altri complici armati e con il volto coperto. All'interno della gioielleria si trovavano la titolare, suo figlio, la madre della titolare, una cliente e la figlia minorenne di quest'ultima. Durante l’assalto, il figlio della titolare, un 27enne, ha cercato di reagire, ma è stato colpito violentemente alla testa con il calcio di una pistola, riportando una ferita che ha richiesto il suo ricovero in ospedale. Anche una cliente del negozio è stata trasportata in ospedale dopo aver accusato un malore durante la rapina. Fortunatamente, nessuno degli altri presenti all'interno del negozio è rimasto gravemente ferito, ma l'accaduto ha lasciato una forte scossa nella comunità locale. Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno intensificato le ricerche dei rapinatori, che sono riusciti a fuggire a bordo di una Fiat Doblò rubata, ritrovata successivamente. Le indagini sono condotte dai Carabinieri di San Bonifacio e dal Nucleo Investigativo dell'Arma, che stanno lavorando per ricostruire ogni dettaglio dell'assalto, anche con l’ausilio delle indagini scientifiche. Articoli correlati:

Secondo quanto ricostruito, il rapinatore travestito da donna ha finto di essere una cliente e ha chiesto l'apertura della porta, permettendo così l'ingresso degli altri complici armati e con il volto coperto. All'interno della gioielleria si trovavano la titolare, suo figlio, la madre della titolare, una cliente e la figlia minorenne di quest'ultima. Durante l’assalto, il figlio della titolare, un 27enne, ha cercato di reagire, ma è stato colpito violentemente alla testa con il calcio di una pistola, riportando una ferita che ha richiesto il suo ricovero in ospedale.

Anche una cliente del negozio è stata trasportata in ospedale dopo aver accusato un malore durante la rapina. Fortunatamente, nessuno degli altri presenti all'interno del negozio è rimasto gravemente ferito, ma l'accaduto ha lasciato una forte scossa nella comunità locale.

Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno intensificato le ricerche dei rapinatori, che sono riusciti a fuggire a bordo di una Fiat Doblò rubata, ritrovata successivamente. Le indagini sono condotte dai Carabinieri di San Bonifacio e dal Nucleo Investigativo dell'Arma, che stanno lavorando per ricostruire ogni dettaglio dell'assalto, anche con l’ausilio delle indagini scientifiche.