Tentato omicidio a Chiarano: Alex Lucchesi fa scena muta davanti al giudice

Il 52enne accusato di aver sparato al genero rimane in silenzio davanti al giudice, ma si dice pronto a raccontare la sua versione al pubblico ministero

Adamo Chiesa

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

01.03.2025 - 17:15

Alex Lucchesi

Alex Lucchesi, il 52enne accusato di aver tentato di uccidere il suo genero, Gregori Malacarne, è stato interrogato oggi dal giudice per le indagini preliminari di Venezia. L'incontro si è svolto in silenzio: Lucchesi ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Tuttavia, ha manifestato l'intenzione di spiegare i fatti al pubblico ministero Giulio Caprarola.  L'episodio che ha portato all'arresto di Lucchesi risale a lunedì 24 febbraio, quando l'uomo ha sparato al genero a Chiarano, centrando Malacarne alla spina dorsale. Le motivazioni del gesto sembrano legate a una lunga serie di conflitti familiari, tra cui presunti tradimenti da parte della moglie di Lucchesi, di cui Malacarne era al corrente.  Secondo le prime ricostruzioni, tutto è iniziato con una violenta discussione tra Lucchesi e sua moglie il 22 febbraio, durante la quale Malacarne avrebbe preso le difese della donna, sfociando in una rissa tra i due. Due giorni dopo, il 24 febbraio, Lucchesi ha ricevuto una telefonata da parte di Malacarne, che gli ha proposto un incontro a Chiarano per chiarire la situazione. Quello che doveva essere un confronto pacifico si è trasformato in una tragedia: Lucchesi si è presentato armato e ha sparato. Le indagini hanno rivelato anche altri dettagli inquietanti. La sera precedente l'agguato, Lucchesi potrebbe aver già compiuto un atto intimidatorio nei confronti di Malacarne, esplodendo alcuni colpi vicino alla sua casa, mentre la sparatoria vera e propria si è consumata in pieno giorno. Dopo l'incidente, Lucchesi è fuggito, lasciando la macchina e la pistola al figlio Donovan e alla fidanzata di lui, Deborah Polato, che sono stati arrestati. La fuga di Lucchesi si è conclusa con il suo arresto, dopo aver vagabondato per diverse ore senza meta. Lucchesi ha deciso di rimanere in silenzio durante l'interrogatorio, ma ha richiesto di poter parlare con il pubblico ministero, a cui intende raccontare la sua versione dei fatti. Nel frattempo, le indagini proseguono per fare luce su questa drammatica vicenda familiare.

Spara al genero e scappa: lite familiare finisce in tragedia a Chiarano

Lite finisce nel sangue davanti a una gelateria: un 29enne colpito alla schiena, ricoverato in gravi condizioni

L'episodio che ha portato all'arresto di Lucchesi risale a lunedì 24 febbraio, quando l'uomo ha sparato al genero a Chiarano, centrando Malacarne alla spina dorsale. Le motivazioni del gesto sembrano legate a una lunga serie di conflitti familiari, tra cui presunti tradimenti da parte della moglie di Lucchesi, di cui Malacarne era al corrente.

Sparatoria di Chiarano: Alex Lucchesi è stato arrestato per il tentato omicidio del genero

Il 52enne Alex Lucchesi, ricercato da lunedì, è stato arrestato dai carabinieri vicino a Ceggia, in provincia di Venezia

Secondo le prime ricostruzioni, tutto è iniziato con una violenta discussione tra Lucchesi e sua moglie il 22 febbraio, durante la quale Malacarne avrebbe preso le difese della donna, sfociando in una rissa tra i due. Due giorni dopo, il 24 febbraio, Lucchesi ha ricevuto una telefonata da parte di Malacarne, che gli ha proposto un incontro a Chiarano per chiarire la situazione. Quello che doveva essere un confronto pacifico si è trasformato in una tragedia: Lucchesi si è presentato armato e ha sparato.

Le indagini hanno rivelato anche altri dettagli inquietanti. La sera precedente l'agguato, Lucchesi potrebbe aver già compiuto un atto intimidatorio nei confronti di Malacarne, esplodendo alcuni colpi vicino alla sua casa, mentre la sparatoria vera e propria si è consumata in pieno giorno. Dopo l'incidente, Lucchesi è fuggito, lasciando la macchina e la pistola al figlio Donovan e alla fidanzata di lui, Deborah Polato, che sono stati arrestati. La fuga di Lucchesi si è conclusa con il suo arresto, dopo aver vagabondato per diverse ore senza meta.

Lucchesi ha deciso di rimanere in silenzio durante l'interrogatorio, ma ha richiesto di poter parlare con il pubblico ministero, a cui intende raccontare la sua versione dei fatti. Nel frattempo, le indagini proseguono per fare luce su questa drammatica vicenda familiare.