Un sabato a tinte rosso-nere nel centro di Padova

Non solo Casapound: la Padova antifascista risponde al corteo di estrema destra con un presidio in Piazza Antenore

Padova blindata per garantire la massima sicurezza durante le manifestazioni. I collettivi sociali rispondono a Casapound con un presidio e una marcia

È stato un sabato intenso per la politica padovana, con ben tre manifestazioni in centro a partire dal pomeriggio. Da una parte, il presidio e la camminata serale delle forze di Sinistra, guidate dal collettivo del Pedro e dalle organizzazioni sindacali, dall'altra, la marcia di CasaPound, prima delle tre manifestazioni ad essere autorizzata dal prefetto Marco Odorisio.

Erano circa 250 i "nostalgici", provenienti da tutta Italia, che hanno sfilato per il centro della città scudata dalle 15.00 alle 17.00, tutti vestiti rigorosamente di nero e in gran parte col volto coperto. Bandiere nere si mescolavano ai tricolori che sventolavano alti nel pallido cielo padovano, accompagnati da cori nazionalisti e attacchi alla "mafia antifascista", come gli stessi manifestanti hanno definito le forze democratiche.

La marcia si è conclusa in Piazza Capitaniato poco dopo le 17.00, dove gli interventi dei portavoce sul palco hanno chiuso la manifestazione dell'estrema destra.