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Caso Cecchettin
09.04.2025 - 13:08
Giulia Cecchettin
Un grido di rabbia e dolore arriva dai social e questa volta porta la firma di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, la giovane uccisa lo scorso anno da Filippo Turetta. In una storia pubblicata su Instagram, Elena commenta duramente le motivazioni della condanna inflitta all'ex fidanzato della sorella, definendole "pericolose" e in grado di "segnare un terribile precedente".
«Una sentenza simile, con motivazioni simili, in un momento storico come questo – scrive – non solo è pericolosa, ma rappresenta una deriva preoccupante». Parole forti, che trovano eco nel dibattito nazionale sulla violenza di genere e sulla necessità di una giustizia che riconosca appieno la gravità dei femminicidi.
Elena non si limita alla critica, ma lancia anche un appello: «Se non iniziamo a prendere sul serio la questione, allora tutto quello che è stato detto su Giulia, che doveva essere l’ultima, sono solo parole al vento».
Il suo sfogo rilancia un tema centrale nel dibattito pubblico: le responsabilità istituzionali e culturali nel contrasto alla violenza contro le donne. Dopo mesi di cortei, appelli e promesse, l'amarezza di Elena Cecchettin ricorda che la strada per un cambiamento reale è ancora lunga.
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