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Cronaca
08.04.2025 - 13:59
Filippo Turetta in aula. Foto dai canali social del Governatore Luca Zaia
La confessione di Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, ha sollevato dubbi sulla sua veridicità. Secondo le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Venezia, Turetta ha ammesso solo gli aspetti per i quali c’era già ampie prove, limitandosi a una parziale ammissione di colpevolezza. "Il comportamento di Turetta è stato coerente con quanto emerso durante il primo interrogatorio, quando non solo ha taciuto, ma ha anche mentito su circostanze gravi che sono venute alla luce successivamente grazie alle indagini approfondite", hanno scritto i giudici.
Le intercettazioni delle conversazioni tra Turetta e i suoi genitori, avvenute durante il periodo di detenzione, hanno rivelato che l'imputato era consapevole del fatto che esistessero ulteriori elementi a suo carico, ma ha scelto di non riferirli durante l'interrogatorio. "Nonostante fosse ben informato sugli sviluppi delle indagini, Turetta ha evitato accuratamente di rivelare tutto ciò che sapeva", hanno concluso i magistrati.
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