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Violenze di genere
17.04.2025 - 08:44
immagine di repertorio
Un incubo durato giorni, consumato tra le mura fatiscenti dell’ex sede Telecom di via Carducci, nel cuore di Mestre. È qui che una donna veneziana di 32 anni, senza fissa dimora, sarebbe stata segregata e violentata da un cittadino tunisino, anche lui senza tetto e irregolare sul territorio italiano.
La donna è stata trovata nuda e in evidente stato di shock lungo la strada da alcuni passanti, che hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, la polizia locale e i sanitari del Suem 118, che l’hanno accompagnata all’Ospedale dell’Angelo. Gli esami clinici hanno confermato i segni delle violenze subite.
Il presunto aggressore è stato fermato e si trova attualmente in carcere. Le indagini, coordinate dalle forze dell’ordine, stanno cercando di fare piena luce sulla vicenda. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e i risultati delle analisi di laboratorio avrebbero già fornito riscontri importanti sul coinvolgimento dell’uomo.
Non si esclude che si tratti di uno stupro di gruppo: gli inquirenti stanno infatti cercando di identificare eventuali complici. Secondo quanto riferito ai soccorritori, la 32enne sarebbe riuscita a fuggire approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino. Una ricostruzione ancora al vaglio degli investigatori.
Dalle prime ricostruzioni pare che i due si conoscessero e che, almeno inizialmente, la donna abbia deciso volontariamente di entrare nello stabile abbandonato. Ma le circostanze che hanno portato a giorni di prigionia e abusi restano ancora da chiarire in ogni dettaglio.
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