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Cronaca
16.04.2025 - 08:33
Massimiliano Mulas
Massimiliano Mulas, il 45enne già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti di violenza sessuale, è stato trasferito dalla casa circondariale di Venezia al carcere di Gorizia, ritenuto più adatto a detenuti accusati di reati sessuali. La decisione del giudice per le indagini preliminari è arrivata dopo la convalida del fermo e la disposizione della custodia cautelare in seguito al terribile episodio di violenza avvenuto a Mestre, dove una bambina di soli undici anni è stata aggredita.
L’uomo, che si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, potrebbe presto incontrare il Pubblico Ministero per chiarire alcuni aspetti della vicenda, come anticipato dal suo legale Ignazio Bellai. La difesa sta valutando la richiesta di rito abbreviato e una possibile perizia psichiatrica, considerati i numerosi precedenti specifici di Mulas.
Nel frattempo, le indagini dei Carabinieri si stanno concentrando sull’analisi dei filmati di videosorveglianza presenti in città, per ricostruire con precisione gli spostamenti dell’uomo nei giorni che hanno preceduto l’aggressione. Sotto esame anche l’attività online di Mulas: diversi profili social sono stati passati al setaccio, alcuni apparentemente innocui, altri con contenuti inquietanti come foto di bambine e richieste di contatto.
Nonostante le condanne già scontate, Mulas era in libertà da circa tre anni e non era sottoposto a nessuna misura di sicurezza. Un aspetto che sta alimentando un acceso dibattito politico sulla gestione dei recidivi e sulla tutela dei minori
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