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Valdagno, recupero dell’auto di padre e figlio vittime del crollo del ponte sull’Agno

Oggi l’intervento dei vigili del fuoco per esaminare il veicolo coinvolto nel tragico incidente del 17 aprile

Valdagno, recupero dell’auto di padre e figlio vittime del crollo del ponte sull’Agno

Le immagini delle ricerche dopo la caduta del ponte

È stato effettuato nella mattinata di oggi, 2 maggio, il recupero dell'auto coinvolta nel tragico crollo del ponte sull'Agno avvenuto lo scorso 17 aprile. A perdere la vita in quell’incidente furono Leone Nardon, 64 anni, e il figlio Francesco, di 34 anni, travolti dalla struttura crollata mentre viaggiavano a bordo di una Fiat Ulisse.

L’intervento, affidato al reparto speciale GOS (Gruppo Operativo Speciale) dei vigili del fuoco di Verona, si preannuncia complesso. Il veicolo è rimasto bloccato nel torrente Agno, e le difficoltà legate alla portata del fiume e alla sua posizione centrale hanno ritardato il recupero fino ad oggi. L’automobile è attualmente sotto sequestro, in attesa di essere esaminata dai periti nominati dalla procura per accertare con precisione le cause del decesso delle vittime.

Nel frattempo, l’inchiesta aperta dalla procura procede con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. Il fascicolo, per ora, è a carico di ignoti, in attesa che l’esame del veicolo e ulteriori accertamenti possano chiarire le responsabilità nel crollo del ponte.

Secondo i primi esiti medico-legali, il padre Leone è morto a causa di politraumi, mentre Francesco è deceduto per annegamento. Le indagini si concentrano ora sulla verifica della dinamica dell'incidente e delle eventuali responsabilità nella tragedia che ha sconvolto la comunità di Valdagno.

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