Scopri tutti gli eventi
Aggiornamento
07.05.2025 - 15:01
Foto di repertorio
Non è bastato l’arresto e nemmeno le denunce: un 19enne originario dell’Emilia-Romagna, già noto alle forze dell’ordine per molestie a un'ex fidanzata di a quattro anni fa, è tornato a colpire. La vittima, questa volta, è una coetanea residente nel padovano ma originaria di Mirano. La ragazza, dopo un anno di relazione che si era dimostrata una spirale di violenza, ossessione e terrore, aveva preso le distanze dal giovane, ma quando si sono trovati per parlare, lui l'ha aggredita con violenze fisiche e psicologiche. Arrestato e subito rilasciato, ha ripreso a colpire online, con una campagna d'odio sui social.
Tutto è cominciato nel fine settimana, quando la ragazza ha ricevuto un messaggio dall’ex: voleva parlarle. Ma l’incontro è rapidamente degenerato in un incubo. Il ragazzo ha condotto la giovane in una zona isolata e l’ha minacciata con un paio di forbici, costringendola a mostrargli il telefono. Ogni messaggio "sospetto" veniva punito con percosse. Una gelosia ossessiva, già presente durante la loro relazione, durata circa un anno, si è trasformata in violenza brutale.
Mentre la costringeva a bloccare contatti dal suo telefono, il 19enne la filmava. Ma grazie a un attimo di distrazione, la giovane è riuscita a inviare la sua posizione alla famiglia, che è accorsa immediatamente. L’aggressore è fuggito, ma uno zio lo ha inseguito e guidato i carabinieri fino a lui. Fermato, aveva ancora con sé le forbici e un sasso. È stato portato in caserma e denunciato. Si tratta della quarta querela presentata dalla ragazza, senza contare quelle della sua ex precedente.
Nonostante la gravità dei fatti, il giovane è stato subito rimesso in libertà. Durante la notte ha continuato a tormentare la vittima sui social: insulti, video, e la pubblicazione di un’agghiacciante registrazione realizzata nel pomeriggio dell’aggressione, poi rimossa ma acquisita dagli investigatori. In un altro post pubblicato settimane prima, il 19enne aveva elencato una sinistra “lista della spesa”: «mappa d’Italia, scotch, sacchi dell’immondizia, coltelli, soldi per la benzina». Sopra, una scritta raccapricciante: “Turetta esempio modello”, con chiaro riferimento all’autore del femminicidio di Giulia Cecchettin.
Eppure, neanche l’arresto di lunedì è servito a fermarlo. Alle 6 del mattino ha ricominciato a minacciare la madre della ragazza: «Una figlia come la tua andrebbe uccisa a mani nude. Si merita tutto, tra tre ore sono lì». Poi sono arrivate le immagini della casa nel padovano, accompagnate da nuove minacce e l'annuncio di voler uccidere gli animali domestici della giovane. Quando i carabinieri sono arrivati, l’aggressore non c’era più, ma neanche uno dei due topolini da compagnia della ragazza.
La caccia all’uomo si è conclusa a Montecchio Precalcino, dove i carabinieri di Vicenza lo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Ma, nonostante l’ennesimo episodio e il materiale sequestrato nel suo cellulare, il ragazzo è stato liberato dopo sole 14 ore, con obbligo di firma quattro volte a settimana.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516