Romena 22enne bandita da Adria: Daspo di 3 anni per aggressioni al pronto soccorso

La giovane romena non potrà tornare ad Adria per tre anni dopo le aggressioni al personale sanitario.

Paola Bigon

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18.05.2025 - 16:22

Romena 22enne bandita da Adria: Daspo di 3 anni per aggressioni al pronto soccorso

Adria può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La questura ha deciso di dire basta all'incubo che si era abbattuto sul pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli. Una 22enne di origine romena, che era diventata un vero e proprio pericolo pubblico per il personale medico e sanitario, è stata colpita da un provvedimento di Daspo. Questo divieto di accesso al territorio comunale, emesso dal questore Eugenio Vomiero, le impedirà di fare ritorno in città per i prossimi tre anni. Il Daspo, solitamente utilizzato per tenere lontani i tifosi violenti dagli stadi, è stato in questo caso applicato per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei cittadini di Adria. La decisione è stata resa pubblica dal sindaco Massimo Barbujani, che ha espresso grande soddisfazione per il provvedimento.  Il sindaco ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra che ha portato a questa decisione. Le autorità locali, insieme ai servizi sociali, hanno collaborato per affrontare una situazione che stava diventando insostenibile. Le denunce e l'impegno costante hanno permesso di arrivare a una soluzione che tutela la comunità e il personale sanitario.

Adria può finalmente tirare un sospiro di sollievo. La questura ha deciso di dire "basta" all'incubo che si era abbattuto sul pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli. Una 22enne di origine romena, che era diventata un vero e proprio pericolo pubblico per il personale medico e sanitario, è stata colpita da un provvedimento di Daspo. Questo divieto di accesso al territorio comunale, emesso dal questore Eugenio Vomiero, le impedirà di fare ritorno in città per i prossimi tre anni.
Il Daspo, solitamente utilizzato per tenere lontani i tifosi violenti dagli stadi, è stato in questo caso applicato per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei cittadini di Adria. La decisione è stata resa pubblica dal sindaco Massimo Barbujani, che ha espresso grande soddisfazione per il provvedimento.

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Il sindaco ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra che ha portato a questa decisione. Le autorità locali, insieme ai servizi sociali, hanno collaborato per affrontare una situazione che stava diventando insostenibile. Le denunce e l'impegno costante hanno permesso di arrivare a una soluzione che tutela la comunità e il personale sanitario.