Odori molesti al Centro di Smistamento di Padova, lavoratori in difficoltà

Gravi esalazioni maleodoranti invadono gli ambienti di lavoro, causando sintomi preoccupanti tra i dipendenti. SLC CGIL denuncia l’inerzia di Poste Italiane

Adamo Chiesa

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23.06.2025 - 15:05

Il centro di smistamento Poste Italiane di Padova

Una situazione di emergenza si è venuta a creare nei giorni scorsi presso il Centro di Smistamento (CS) di Padova, dove forti esalazioni maleodoranti hanno invaso gli ambienti di lavoro, provocando effetti preoccupanti sulla salute dei lavoratori. La denuncia arriva dalla SLC CGIL Veneto, che segnala come la problematica stia causando mal di testa, nausea e difficoltà respiratorie tra il personale, rendendo l’ambiente di lavoro insalubre e pericoloso.  Stefano Gallo, funzionario della SLC CGIL Veneto, sottolinea con forza l’assenza di risposte da parte di Poste Italiane nonostante le tempestive segnalazioni inoltrate, anche allo SPISAL, l’organo preposto alla sicurezza sul lavoro. “L’azienda – afferma Gallo – non ha ancora adottato alcun provvedimento concreto per individuare la causa delle esalazioni né per tutelare i lavoratori. Questa inerzia è inaccettabile e viola i diritti fondamentali di chi opera quotidianamente nel centro”. La SLC CGIL Veneto chiede un intervento immediato per accertare le cause del problema e procedere con la bonifica dell’area interessata. Inoltre, il sindacato sollecita l’apertura di un confronto urgente con le rappresentanze sindacali territoriali per valutare la sospensione temporanea delle attività nei reparti coinvolti, qualora la situazione lo richieda. “Rimaniamo in attesa di risposte concrete – conclude Gallo – e avvertiamo Poste Italiane che, in assenza di azioni formali, valuteremo ogni possibile iniziativa per garantire la sicurezza e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.

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Stefano Gallo, funzionario della SLC CGIL Veneto, sottolinea con forza l’assenza di risposte da parte di Poste Italiane nonostante le tempestive segnalazioni inoltrate, anche allo SPISAL, l’organo preposto alla sicurezza sul lavoro. “L’azienda – afferma Gallo – non ha ancora adottato alcun provvedimento concreto per individuare la causa delle esalazioni né per tutelare i lavoratori. Questa inerzia è inaccettabile e viola i diritti fondamentali di chi opera quotidianamente nel centro”.

La SLC CGIL Veneto chiede un intervento immediato per accertare le cause del problema e procedere con la bonifica dell’area interessata. Inoltre, il sindacato sollecita l’apertura di un confronto urgente con le rappresentanze sindacali territoriali per valutare la sospensione temporanea delle attività nei reparti coinvolti, qualora la situazione lo richieda.

“Rimaniamo in attesa di risposte concrete – conclude Gallo – e avvertiamo Poste Italiane che, in assenza di azioni formali, valuteremo ogni possibile iniziativa per garantire la sicurezza e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.