Auto nel mirino dei ladri hi-tech: ad Abano razzie silenziose con il passepartout digitale

Aumentano i furti con dispositivi elettronici in grado di aprire qualunque veicolo senza lasciare tracce

Alessia Scarpa

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13.08.2025 - 08:37

È allarme furti sui Colli Euganei, dove una nuova tecnica sta facendo tremare i residenti: dispositivi elettronici capaci di aprire le auto senza scasso, con un'efficienza inquietante. A Abano Terme, in particolare, si moltiplicano le segnalazioni di veicoli saccheggiati nei cortili privati, spesso sotto casa, senza che i proprietari si accorgano di nulla.  Le bande, secondo quanto emerge dai primi accertamenti, si muovono in modo coordinato, con ruoli precisi: c’è chi fa da palo, chi entra in azione e chi sorveglia i movimenti nel vicinato. Preferiscono le zone con siepi, cortili o vie appartate, e puntano anche vetture di fascia medio-alta. In via Fasolo, l’attivazione di un allarme e la presenza di telecamere a circuito chiuso hanno interrotto un tentativo in meno di tre minuti, fornendo immagini ora al vaglio dei carabinieri. Il dato più preoccupante resta però la quasi totale assenza di segni di effrazione: i ladri entrano, agiscono e spariscono, lasciando dietro di sé solo disordine e impotenza. Una modalità che rende complicata anche l’assicurazione dei danni, spesso respinti proprio perché l’effrazione non risulta evidente. I carabinieri, che stanno raccogliendo testimonianze e video, invitano i cittadini a non lasciare mai oggetti di valore nei veicoli, nemmeno nei cortili di casa, e a valutare l’installazione di allarmi sonori o blocchi supplementari per contrastare questi furti silenziosi ma sempre più frequenti.

È allarme furti sui Colli Euganei, dove una nuova tecnica sta facendo tremare i residenti: dispositivi elettronici capaci di aprire le auto senza scasso, con un'efficienza inquietante. A Abano Terme, in particolare, si moltiplicano le segnalazioni di veicoli saccheggiati nei cortili privati, spesso sotto casa, senza che i proprietari si accorgano di nulla.

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Le bande, secondo quanto emerge dai primi accertamenti, si muovono in modo coordinato, con ruoli precisi: c’è chi fa da palo, chi entra in azione e chi sorveglia i movimenti nel vicinato. Preferiscono le zone con siepi, cortili o vie appartate, e puntano anche vetture di fascia medio-alta. In via Fasolo, l’attivazione di un allarme e la presenza di telecamere a circuito chiuso hanno interrotto un tentativo in meno di tre minuti, fornendo immagini ora al vaglio dei carabinieri.

Il dato più preoccupante resta però la quasi totale assenza di segni di effrazione: i ladri entrano, agiscono e spariscono, lasciando dietro di sé solo disordine e impotenza. Una modalità che rende complicata anche l’assicurazione dei danni, spesso respinti proprio perché l’effrazione non risulta evidente.

I carabinieri, che stanno raccogliendo testimonianze e video, invitano i cittadini a non lasciare mai oggetti di valore nei veicoli, nemmeno nei cortili di casa, e a valutare l’installazione di allarmi sonori o blocchi supplementari per contrastare questi furti silenziosi ma sempre più frequenti.