Scopri tutti gli eventi
SOS vittime sul lavoro
05.09.2025 - 11:57
Foto di repertorio
Nessuna tregua nemmeno d’estate per gli infortuni sul lavoro. Da gennaio a luglio 2025, secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering, sono state 607 le vittime registrate in Italia: 437 durante l’attività lavorativa e 170 in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro. Un aumento complessivo del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il dato più allarmante arriva proprio dagli infortuni in itinere, cresciuti del 24,1%, mentre quelli "sul campo" risultano stabili (3 in meno rispetto al 2024). I numeri confermano che il problema della sicurezza sul lavoro rimane irrisolto e ripetitivo, con dinamiche spesso identiche a quelle degli anni precedenti.
La “mappa del rischio” aggiornata al 31 luglio mette metà del Paese in zona rossa o arancione, sulla base dell’incidenza di mortalità (morti per milione di occupati).
In zona rossa:
Basilicata, Umbria, Campania, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Puglia
In zona arancione:
In zona gialla troviamo Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e altre sei regioni. Solo Lazio e Molise rientrano nella zona bianca, ovvero con incidenza inferiore alla media nazionale.
La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di decessi in occasione di lavoro (64), seguita da:
Campania: 44
Veneto: 43
Sicilia: 36
Piemonte: 33
Puglia: 30
Emilia-Romagna, Lazio, Toscana: 29
Altre regioni oscillano tra 13 e 1 decesso.
Secondo i dati dell’Osservatorio:
La fascia d’età più colpita è quella over 65 (61,4 morti per milione di occupati).
Seguono i 55-64 anni con 155 vittime su 437 totali.
Le donne decedute sono 54, in aumento del 15% rispetto al 2024.
I lavoratori stranieri (131 decessi) registrano un rischio più che doppio rispetto agli italiani: 37 morti per milione di occupati contro i 16,1 italiani.
Il comparto delle Costruzioni si conferma il più colpito con 67 decessi, seguito da:
Attività Manifatturiere: 59
Trasporti e Magazzinaggio: 57
Commercio: 42
L’analisi settimanale mostra che il lunedì è il giorno in cui si verificano più infortuni mortali (23,3%), seguito dal venerdì (19,7%) e dal mercoledì (16,5%).
Le denunce totali di infortunio scendono leggermente: 349.444 a luglio 2025 contro le 350.823 dello stesso mese 2024 (-0,4%). Le attività manifatturiere restano il settore con il maggior numero di denunce, seguite da costruzioni, sanità e commercio.
Anche in questo caso, le donne rappresentano circa il 36% delle denunce totali. I lavoratori stranieri sono circa 1 su 5 tra gli infortunati.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516