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Marostica, rapina brutale: anziana di 79 anni legata con nastro, imbavagliata e ricoverata in condizioni gravi

Rapina in casa a Marostica: Carabinieri indagano e il sindaco chiede tolleranza zero

Marostica, rapina brutale: anziana di 79 anni legata con nastro, imbavagliata e ricoverata in condizioni gravi

Ieri sera, intorno alle 20.30, in via Nonis a Marostica si è consumata una rapina in abitazione di particolare gravità. Una donna di 79 anni è stata sorpresa in casa da alcuni malviventi a volto coperto, immobilizzata con del nastro adesivo, imbavagliata e picchiata.

A dare l’allarme è stato un passante, richiamato dalle grida di aiuto: i soccorso sono arrivati intorno alle 22.30. La vittima, trasportata in codice rosso dal Suem, è ricoverata in ospedale in condizioni gravi. Le indagini sono affidate ai Carabinieri.

Il sindaco di Marostica, Matteo Mozzo, ha espresso ferma condanna per l’accaduto:

«Sono profondamente sconvolto da quanto accaduto. Una nostra concittadina di 79 anni è stata vittima di una violenza brutale, legata e picchiata nella propria abitazione, un luogo che dovrebbe rappresentare sicurezza e serenità. Voglio esprimere, a nome dell’intera cittadinanza, la più profonda solidarietà alla vittima di questo atto di inaudita violenza, augurandole una pronta e piena guarigione. La mia vicinanza va anche alla sua famiglia, costretta a vivere ore di angoscia e dolore. Il mio sincero ringraziamento va ai Carabinieri e al personale sanitario per il loro tempestivo intervento e le cure prestate. Un ringraziamento particolare anche al cittadino che ha avuto la prontezza di dare l’allarme, dimostrando quanto la solidarietà umana possa fare la differenza in momenti così drammatici. Questo episodio ci impone una profonda presa di coscienza nella risolutezza verso la tolleranza zero nei confronti di criminalità e violenza. A Marostica non c’è spazio per chi non rispetta la legge e si macchia di brutalità del genere. Continueremo a lavorare con determinazione, insieme alle forze dell’ordine, per rafforzare la prevenzione e il contrasto di ogni forma di criminalità, perché la sicurezza e la dignità delle persone vengano sempre prima di tutto. Mi auguro che i responsabili di questo atto disumano vengano al più presto assicurati alla giustizia».

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