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Cronaca

Carlos Turra, un indagato per la morte del 36enne

La Procura di Vicenza indaga su un conoscente della vittima, presente in casa al momento della tragedia

Carlos Turra, un indagato per la morte del 36enne

Foto di repertorio

C’è un primo indagato nell’inchiesta sulla morte di Carlos Turra, il 36enne trovato senza vita lo scorso 18 settembre nel cantiere sotto la sua abitazione in via Rossa. Si tratta di un suo conoscente, su cui pendono pesanti accuse: secondo la Procura, sarebbe stato lui a portare la droga consumata durante il festino che si sarebbe svolto quella notte nell’appartamento della vittima.

La dinamica ancora da chiarire

L’ipotesi investigativa, ancora da confermare, è che Turra, in stato di forte alterazione psicofisica per l’assunzione di sostanze stupefacenti e alcolici, si sia sporto dal balcone perdendo l’equilibrio. La caduta, avvenuta nel vuoto di un cantiere sottostante, gli sarebbe stata fatale.

A rendere ancora più delicata la posizione dell’indagato è il fatto che, al momento del ritrovamento del corpo, si trovasse ancora all’interno dell’abitazione. Sarebbero stati gli operai, arrivati sul posto alle prime ore del mattino, a dare l’allarme dopo aver notato il cadavere, che presentava evidenti segni di un impatto violento.

Autopsia e test tossicologici in corso

La Procura di Vicenza ha disposto l’autopsia e un’accurata analisi tossicologica per determinare con precisione se la morte di Turra sia riconducibile all’effetto delle sostanze assunte o se vi siano altri elementi in gioco. Gli esiti degli esami saranno decisivi per l’eventuale sviluppo di nuove ipotesi investigative.

Un'indagine in fase iniziale

L’inchiesta è ancora nella sua fase preliminare. L’obiettivo degli inquirenti è ricostruire minuto per minuto le ultime ore di vita di Carlos Turra, individuando eventuali responsabilità penali da parte di chi ha partecipato a quella tragica serata.

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