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Alberto Trentini
25.09.2025 - 09:23
Foto di repertorio
L'ambasciatore italiano in Venezuela, Giovanni Umberto De Vito, ha visitato per la prima volta Alberto Trentini, il cooperante italiano arrestato a Caracas lo scorso novembre, e attualmente detenuto in un carcere della capitale. La notizia è stata confermata dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, durante l'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Secondo quanto riferito, Trentini è in buone condizioni, seppur leggermente dimagrito.
Il caso di Trentini è stato al centro delle preoccupazioni da parte della famiglia e delle autorità italiane, poiché non sono mai state formulate accuse formali contro di lui, e la sua avvocata ha parlato di una "sparizione forzata". Trentini, 46 anni e originario di Venezia, lavorava per la ONG Humanity & Inclusion, impegnata nell'assistenza alle persone con disabilità. È stato arrestato mentre si trovava in viaggio per lavoro nel nord-ovest del paese.
Altri detenuti italiani in Venezuela, tra cui Mario Burlò, imprenditore coinvolto in un processo per reati fiscali in Italia, sono stati anch'essi visitati dall'ambasciatore De Vito. Tajani ha sottolineato che l'ambasciatore ha trovato entrambi "in buone condizioni", sebbene dimagriti. Attualmente, ci sono diverse persone con doppia cittadinanza italiana e venezuelana detenute in Venezuela, ma il numero esatto resta incerto.
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