Indagati i genitori del tredicenne coinvolto nella morte di Chiara Jaconis

Una vacanza che doveva essere una pausa serena si è trasformata in tragedia per la trentenne padovana Chiara Jaconis, deceduta a Napoli dopo essere stata colpita da una statuetta lanciata da un balcone nei caratteristici Quartieri Spagnoli.

Le indagini della Procura di Napoli, concluse dopo un anno, hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei genitori di un tredicenne, autore materiale del gesto. L’adolescente, non imputabile per la legge, avrebbe gettato l’oggetto che ha causato la caduta fatale alla donna, rimasta in coma per due giorni prima di spirare.

Chiara Jaconis, uccisa da una statuetta lanciata dal balcone: a un anno dalla morte, resta aperta la ferita

La 30enne padovana morì mentre passeggiava in vacanza. Il responsabile è un tredicenne, non imputabile

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, il ragazzo aveva già compiuto in passato episodi simili, gettando oggetti dalla finestra senza però provocare danni. I genitori, consapevoli di tali comportamenti, sono ora accusati di omessa custodia del minore e cooperazione in omicidio colposo, in quanto non avrebbero adottato misure efficaci per prevenire il rischio.