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Cronaca

Treviso, slitta la sentenza sulla morte di Mattia Battistetti: udienza rinviata a gennaio

Ancora tre mesi per chiudere il procedimento iniziato nel 2023 sulla tragedia del giovane operaio

Mattia Battistetti

Mattia Battistetti

Niente verdetto oggi per la vicenda giudiziaria legata alla morte di Mattia Battistetti, l’operaio 23enne rimasto schiacciato da 15 quintali di materiale caduto dal cedimento di una gru in un cantiere di Montebelluna. Il giudice ha rinviato a 22 gennaio 2026 la pronuncia della sentenza, dopo un’intera giornata dedicata alle arringhe difensive.

Il procedimento, aperto a gennaio 2023, ha accumulato tre anni di atti, perizie e testimonianze. Al momento, le responsabilità precise della tragedia non sono ancora definite. Sei le persone imputate per omicidio colposo e lesioni personali colpose, con l’aggravante di violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Tra loro figurano figure tecniche, responsabili della sicurezza, l’operatore della gru e il titolare del cantiere.

Difese puntate sull’imprevedibilità

I legali degli imputati hanno sottolineato l’imprevedibilità dell’incidente, evidenziando la rottura della spina di bloccaggio del bancale precipitato e i pochi secondi intercorsi tra il cedimento e lo schianto. Non sono mancati riferimenti alle manutenzioni effettuate sulla gru e agli standard di sicurezza rispettati.

In aula, un silenzio carico di dolore ha accompagnato la lettura delle arringhe, con la famiglia di Mattia sempre presente: mamma, papà, sorella e nonni ottantenni, supportati anche dalla solidarietà di colleghi e amici. Anche un collega, Arben Shukolli, rimasto ferito nello stesso frangente, attende chiarezza sulle responsabilità.

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