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Cronaca
28.10.2025 - 08:18
Roberto Toigo, segretario regionale della Uil
Un’altra giovane vita spezzata sul lavoro. È morto nel pomeriggio di ieri un operaio di appena 29 anni, rimasto schiacciato da un macchinario all’interno di un’azienda edile di Rosolina, in Polesine. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle forze dell’ordine e degli ispettori dello Spisal, ma l’ennesima tragedia in cantiere riaccende con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
A commentare con profondo dolore l’accaduto è la Uil Veneto, attraverso le parole del segretario generale Roberto Toigo:
“Il Polesine piange stasera un morto sul lavoro. Non conosciamo ancora tutti i dettagli, ma riteniamo inaccettabile che una giovane vita venga spezzata così presto. Possiamo solo immaginare il dramma dei familiari e dei colleghi”.
Toigo ha poi richiamato le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando che “la tutela dei lavoratori costituisce la prima forma di giustizia nel lavoro. Un lavoro non è vero se non è anche sicuro”.
“Nessuna scorciatoia – ha aggiunto Toigo – e massimo impegno da parte di tutti per raggiungere l’obiettivo che da tempo la Uil rilancia: Zero morti sul lavoro”.
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