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Cronaca
30.10.2025 - 09:01
La giornalista aggredita, Chiara Giannini
Svolta nelle indagini sull’aggressione alla troupe Rai di “Porta a Porta”, avvenuta lo scorso 20 settembre nei pressi della stazione ferroviaria di Padova. La Questura ha identificato il presunto autore del gesto: si tratta di un ragazzo di 17 anni, di origine marocchina, già segnalato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’episodio, che aveva destato forte indignazione, si era consumato nel piazzale antistante la stazione, dove la giornalista Chiara Giannini e la sua squadra stavano realizzando un servizio televisivo. Il minore, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe tentato di colpire la cronista durante le riprese, prima di dileguarsi.
Il giovane – un minore non accompagnato, giunto in Italia poco più di un anno fa – era stato collocato in una comunità per minori, ma si era allontanato oltre venti volte, compresa la sera dell’aggressione. È stato rintracciato nel pomeriggio di ieri, sempre nella zona della stazione.
Nei suoi confronti il Questore di Padova Marco Odorisio ha disposto quattro misure di prevenzione personali:
un Daspo urbano (DACUR) della durata di cinque anni;
un “Daspo Willy” di tre anni;
un Daspo fuori contesto di cinque anni;
e un avviso orale.
Provvedimenti duri, che testimoniano la linea di tolleranza zero adottata dalla Questura nei confronti di comportamenti violenti e recidivi.
Il 17enne è stato inoltre segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e per tentate lesioni volontarie ai danni della giornalista Rai.
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