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Ostellari rilancia: “Chi si difende non deve finire tra gli indagati”

Il sottosegretario alla Giustizia propone un nuovo passo nella tutela processuale: esclusione automatica dal registro degli indagati per chi agisce in casi di legittima difesa

Ostellari rilancia: “Chi si difende non deve finire tra gli indagati”

Foto di repertorio

«Chi si difende non può essere trattato come un criminale». Con queste parole il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari torna a ribadire l’impegno della Lega nella difesa dei cittadini che reagiscono a un’aggressione o a un reato.

Il caso di Grignano, nel Rodigino, ha riacceso il dibattito. Un uomo ha sparato contro dei ladri entrati nella sua abitazione, senza essere indagato: una conseguenza diretta della legge sulla legittima difesa, approvata nella scorsa legislatura e fortemente voluta dal Carroccio.

«La legge sulla legittima difesa – ha dichiarato Ostellari in una nota video diffusa dal suo ufficio – dimostra di essere uno strumento concreto a tutela dei cittadini perbene. Ma ora bisogna fare un passo in più: rafforzare la tutela processuale ed escludere l’iscrizione nel registro degli indagati per chi agisce in presenza di cause di giustificazione, come la legittima difesa

Il sottosegretario sottolinea che questa garanzia deve estendersi anche alle forze dell’ordine: «Chi difende se stesso, la propria casa o la collettività deve sapere che lo Stato è dalla sua parte

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