Belluno, bimba di due anni muore poche ore dopo le dimissioni: pediatra indagato per omicidio colposo

La tragica morte della piccola Ludovica, due anni appena, ha aperto uno dei fascicoli più delicati degli ultimi mesi per la Procura di Belluno. Un pediatra dell’ospedale Santa Maria del Prato è infatti finito sotto indagine con l’accusa di omicidio colposo, dopo aver visitato la bambina nella notte tra venerdì e sabato e averne disposto le dimissioni con terapia domiciliare. Poche ore più tardi, la bimba – residente a Borgo Valbelluna – è spirata nella sua abitazione.

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I genitori avevano portato la figlia al pronto soccorso per problemi respiratori, ma le rassicurazioni del pediatra non hanno evitato il decesso

Il pubblico ministero Claudio Fabris sta predisponendo l’avviso di garanzia, un passaggio formale che permetterà al medico di nominare un proprio legale di fiducia. Lo stesso atto verrà notificato ai genitori di Ludovica attraverso l’avvocata Roberta Sommavilla, incaricata dalla famiglia – Renzo Nessenzia e la compagna Martina – dopo l’improvvisa scomparsa della figlia.

Accertamenti sulla visita e sulla scelta di dimettere la piccola

Secondo le prime ricostruzioni, Ludovica era stata portata in ospedale con febbre molto alta e difficoltà respiratorie. Il quadro clinico era stato attribuito a un’infezione virale stagionale, tipica dei bambini che frequentano il nido. Il pediatra aveva deciso per il rientro a casa, prescrivendo antibiotico e aerosol.

Il precipitare della situazione nelle ore successive ha però spinto la Procura ad accendere un faro sulla gestione ospedaliera: si dovrà verificare se la visita sia stata approfondita, se le procedure previste siano state rispettate e se fossero disponibili posti letto per un eventuale ricovero in osservazione.

Autopsia e prossimi passi dell’indagine

Il pubblico ministero ha già disposto l’autopsia, che rappresenterà un passaggio determinante per chiarire le cause del decesso. L’esito preliminare sarà disponibile poco dopo l’esame, mentre per la relazione definitiva serviranno alcune settimane, se non mesi.

Da quei risultati dipenderà la prosecuzione dell’inchiesta: si potrà arrivare a una richiesta di archiviazione oppure a un rinvio a giudizio del pediatra. Le indagini, intanto, continuano per stabilire se esista un nesso tra le decisioni cliniche adottate in ospedale e la drammatica morte della bambina.