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Focus Povertà. Piovese 3/4

Consegnate in un anno 1000 borse di cibo

Il lavoro della Caritas

Consegnate in un anno 1000 borse di cibo

La chiesa di Piove di Sacco

Nel corso dell’anno 2024 il Centro di Ascolto vicariale ha effettuato 620 colloqui e incontrato ben 154 famiglie

Oltre ai Comuni nell’area del Piovese a dare un aiuto alle persone in difficoltà c’è anche la Caritas. Si tratta di un servizio dedicato a chi sul territorio ha bisogno, davvero utile, e che è complementare a quello ovviamente fornito dell’ente locale.

“Sulla riduzione della povertà e delle diseguaglianze l’impegno è massimo”

Sono previsti aiuti per il pagamento della tariffa rifiuti, per sostenere il caro bollette del riscaldamento sia per il costo del gas sia per il costo del pellet.

“Il fenomeno della povertà - raccontano i volontari Caritas- nel Piovese è cambiato nel corso del tempo. Se prima del Covid erano più le persone straniere a chiedere aiuto ora sono metà e metà, cioè metà italiani e metà stranieri. Il nostro è un centro di ascolto che vuole intercettare le richieste di attenzione e aiuto che spesso sono silenziose, non sono conclamate”. I dati che fanno capire l’impegno della Caritas del Piovese, che ha il contributo di decine di volontari, sono chiarissimi. Nel corso dell’anno 2024 il centro di ascolto vicariale ha effettuato 620 colloqui e incontrato ben 154 famiglie. “Si tratta di persone con una grandissima dignità che si avvicinano alla Caritas - continuano i volontari - senza il tono di chi pretende, di chi ritiene cioè che aiutarlo sia un atto dovuto, anzi il comportamento che tengono è proprio il contrario. Grazie al gesto di tante persone che hanno donato eccedenze alimentari siamo riusciti a consegnare circa 1000 borse di cibo”. Borse che vengono consegnate mediamente ogni 15 giorni ma anche se necessario ogni settimana. “Siamo riusciti - spiega la Caritas vicariale - a pagare bollette, medicine, tickets ospedalieri, trasporti, affitti, coprire spese per l’istruzione, spese per la gestione famigliare, piccole riparazioni, per una spesa totale complessiva di circa 35.000 euro”. Il vestiario, il mobilio, gli accessori per la casa raccolti sono stati distribuiti: agli assistiti del Centro di Ascolto, a cooperative ed associazioni che ospitano e seguono immigrati e profughi. Ma non solo. “Aiuti sono stato dati anche - continuano i volontari - alla comunità missionaria di villa Regia, alle carceri di Padova e di Venezia e alle associazioni che operano per l’ambiente”. Preciso l’appello finale della Caritas di Piove di Sacco. “Abbiamo bisogno sempre più - concludono - di persone attente che vedano cosa succede intorno a loro. Chiunque dei residenti di Piove di Sacco può collaborare segnalando persone in difficoltà, telefonando cioè lo 366 1459424. Chi vorrà potrà domare il suo tempo o potrà sostenere i carrelli di solidali posti presso i supermercati locali. Infine si potrà sostenere economicamente la banca donando dei soldi ad un conto corrente ad hoc”. Insomma l’appello a fare di più essere più presenti sul territorio per intercettare disagio e necessità che altrimenti non verrebbero allo scoperto.

Alessandro Abbadir

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