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Emergenza licenziamenti

Crisi SEBA Sunlight: la Regione risponde all'appello per salvaguardare i posti di lavoro

Il licenziamento collettivo di 73 dipendenti ha sollevato preoccupazioni. L'assessore Mantovan: "Responsabilità sociale per una multinazionale leader nel settore delle batterie"

Valeria Mantovan

@Facebook Valeria Mantovan

Si è tenuto oggi in sede regionale il primo tavolo istituzionale per affrontare la crisi dell'azienda Sunlight European Battery Assembly (S.E.B.A.), con sede a Colognola ai Colli (VR), che fa parte del gruppo greco Sunlight, specializzato nella produzione di batterie per la mobilità e per l’industria. All'incontro, coordinato da Giuliano Bascetta dell'Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, assistita da Confindustria Verona, le organizzazioni sindacali FIOM CGIL e FIM CISL, e i rappresentanti dei lavoratori.

La situazione è diventata critica dopo che, meno di una settimana fa, la Regione del Veneto è stata informata dell’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per tutti e 73 i lavoratori dello stabilimento veronese. La notizia ha sorpreso, considerando i buoni risultati economici dell’azienda, che ha giustificato la decisione con un calo di fatturato marginale e con la ritenuta sovrabbondanza dello stabilimento di Colognola a seguito delle acquisizioni societarie del 2023.

L’assessore regionale al lavoro, Valeria Mantovan, ha espresso forte preoccupazione per la decisione, sottolineando l’importanza della responsabilità sociale per una multinazionale di eccellenza. "Lo stabilimento italiano ha giocato un ruolo cruciale nel superamento delle difficoltà post-incendio di una sede greca nel 2018. Oggi, chiediamo all’azienda di riconsiderare la chiusura, che contrasta con i risultati produttivi e di ricerca ottenuti. L’azienda ha beneficiato di un finanziamento comunitario per la ricerca di ben 49,9 milioni di euro, e ora deve dimostrare il proprio impegno anche nei confronti dei lavoratori e del territorio", ha affermato l’assessore.

Mantovan ha quindi ribadito la disponibilità della Regione ad attivare tutte le risorse disponibili, tra cui ammortizzatori sociali e politiche attive per il lavoro, per supportare eventuali soluzioni alternative alla chiusura. Il prossimo incontro del tavolo regionale di crisi è già stato programmato per il 28 novembre.

Il destino di 73 famiglie veronesi dipende ora dalla capacità dell'azienda di trovare una via di uscita che tuteli sia l'impresa che i lavoratori.

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