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EMERGENZA CASA. CAMPOSAMPIERESE EST 3/3
08.04.2025 - 11:49
Nella provincia di Padova, trovare casa è diventato un vero e proprio rompicapo. La città, come molte altre in Italia, si trova a fronteggiare un'emergenza abitativa che mette a dura prova soprattutto studenti e giovani lavoratori. La disparità tra chi cerca un alloggio e le offerte disponibili è lampante, soprattutto nel mercato degli affitti, dove i prezzi sono spesso proibitivi. Non va meglio sul fronte delle case popolari, gestite dall'Ater che in provincia sono 7400 alloggi.
Se da un lato queste abitazioni rappresentano una risorsa fondamentale, con i loro canoni d'affitto contenuti, dall'altro la domanda supera di gran lunga l'offerta. Le lunghe liste d'attesa e i tempi biblici per ottenere un alloggio sono solo la punta dell'iceberg. A ciò si aggiunge il problema della manutenzione: molti degli alloggi necessitano di interventi urgenti, ma le risorse economiche a disposizione dell'Ater sono limitate. Un circolo vizioso che sembra difficile da spezzare. Tra le possibili soluzioni, si ipotizza un ampliamento del parco alloggi, che permetterebbe di accogliere anche persone con un Isee più alto, generando maggiori entrate per l'Ater. Queste risorse aggiuntive potrebbero essere reinvestite nella manutenzione, migliorando la qualità degli alloggi esistenti.
Un altro nodo cruciale riguarda gli appartamenti sfitti: circa 800 abitazioni nella provincia di Padova sono attualmente inutilizzabili e richiederebbero un investimento di 50 milioni di euro per essere rimesse a norma. Una cifra considerevole, che evidenzia la necessità di un piano nazionale per l'edilizia popolare. L’emergenza abitativa è una sfida complessa, che richiede soluzioni a lungo termine e un impegno concreto da parte delle istituzioni. Senza un intervento deciso, il diritto alla casa rischia di diventare un miraggio per molti.
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