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Cinque cose che non sai su Giovanni Manildo, il «panda» del centrosinistra veneto

Da ex boy scout a sindaco di Treviso, ecco il profilo del candidato che sfida il centrodestra con pazienza

Manildo all’assemblea congiunta di Confindustria Vicenza e Verona: “Serve una nuova stagione di dialogo con il mondo produttivo”

Giovanni Manildo @facebook Giovanni Manildo

Giovanni Manildo è il nome scelto dal centrosinistra per correre alla presidenza della Regione Veneto, in un campo larghissimo che va dal Pd a +Europa, dal M5S alle civiche progressiste. Ma chi è davvero questo avvocato e politico moderato, conosciuto come il “panda” di Treviso? Ecco cinque cose che probabilmente non sai su di lui.

  1. 1. L’animale guida: il panda
    Il soprannome più curioso di Manildo nasce dall’esperienza militare: il suo ufficiale lo chiamava “panda da combattimento”. Quando nel 2013 si candidò sindaco di Treviso, anni in cui il cartone Kung Fu Panda spopolava, il paragone fece sorridere tutti. Il “panda” è diventato il simbolo della sua campagna, un animale placido ma determinato, perfetto per rappresentare un politico paziente e tenace.

  2. 2. L’ex boy scout cattolico e alpino
    Classe 1969, Manildo ha radici profonde nella tradizione cattolica e nel mondo scout. È stato alpino, tenente del corso ufficiali di Aosta e del 16° Reggimento di Belluno, esperienze che hanno formato il suo carattere e la sua visione di servizio. La disciplina e la comunità sono valori fondamentali per lui, che li porta anche in politica.

  3. 3. La svolta storica a Treviso
    Nel 2013 Manildo vinse le elezioni a Treviso battendo l’ex “sceriffo” Gentilini, dopo 20 anni di dominio del centrodestra e della Lega nella città simbolo del Veneto. Fu una vittoria epocale, ottenuta con un netto 55,5% al ballottaggio. Il suo mandato fu caratterizzato da grandi sfide, tra riqualificazioni urbane e iniziative sociali, ma anche da tensioni politiche interne.

  4. 4. L’avvocato esperto in diritto societario e ambientale
    Dopo il diploma al prestigioso collegio Pio X di Treviso e la laurea in Giurisprudenza a Padova, Manildo ha lavorato nello studio legale di famiglia, diventato oggi un gruppo multidisciplinare, “Emme7G Pro”. È specializzato in diritto societario e ambientale, con particolare attenzione a energie rinnovabili e comunità energetiche, un profilo professionale che unisce competenze tecniche e sensibilità green.

  5. 5. Il mediatore paziente e rigoroso
    Il tratto che lo contraddistingue è la capacità di mediare, di costruire compromessi tra anime diverse, senza mai perdere di vista i principi. È un politico misurato, dialogante e paziente, qualità che gli hanno permesso di guidare un’amministrazione variegata e spesso conflittuale. Nonostante la sconfitta nel 2018, resta una figura di riferimento per il centrosinistra veneto.

Giovanni Manildo si presenta così come un candidato lontano dagli eccessi, con un profilo sobrio e solido. Il suo “panda” è pronto a sfidare la forte tradizione del centrodestra in Veneto, puntando su una politica di ascolto, mediazione e concretezza. Riuscirà a riportare il centrosinistra al governo della Regione? La sfida è aperta.

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