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Madri equilibriste e denatalità: un grido d'allarme dalla marca trevigiana

Tra crisi demografica e carenza di servizi: il difficile equilibrio delle madri nella Marca Trevigiana

maternità

Foto di repertorio

Le madri di oggi sono vere e proprie equilibriste, costrette a districarsi tra lavoro, famiglia e le crescenti aspettative sociali. Un compito arduo, reso ancora più complesso dal contesto attuale, dove avere figli sembra diventare un lusso. Questa è la fotografia scattata da Save the Children nel suo rapporto annuale, un quadro che trova riscontro e si acuisce nel territorio della Marca Trevigiana, epicentro di una crisi demografica.

I dati più recenti rivelano un allarmante calo delle nascite. Nel 2024, a Treviso, sono venuti alla luce 5.538 bambini, ben 200 in meno rispetto al 2023 e addirittura 450 in meno rispetto al 2022. Questa flessione si traduce in un tasso di natalità provinciale del 6,3%, con una media di soli 1,24 figli per donna, il dato più basso mai registrato nella Marca, secondo le rilevazioni Istat. Un fenomeno che contrasta con la popolazione residente, che si avvicina agli 880 mila abitanti, circa un quinto dell'intera popolazione veneta.

La Marca Trevigiana ha registrato nel 2024 una diminuzione dello 0,2% della popolazione rispetto all'anno precedente, con 1.823 residenti in meno. Un dato provvisorio diffuso dall'Ufficio Statistica della Provincia di Treviso, in linea con la tendenza nazionale di calo dello 0,1%. La contrazione è guidata principalmente dal minor numero di nascite (-191 rispetto al 2023), nonostante una leggera diminuzione dei decessi (-161). Il saldo naturale è drammaticamente negativo: -2.968 persone. Parallelamente, si osserva un aumento degli over 80 (+0,2%) e una costante riduzione della fascia femminile in età fertile (15-49 anni), con una diminuzione media annua dell'1,41% dal 2010. Non tutti i Comuni della provincia seguono questa tendenza negativa. Treviso, Possagno, Silea, Borso del Grappa, Altivole e Morgano hanno registrato un leggero aumento di residenti, fino al +2%.

Un aspetto critico che aggrava la situazione è la carenza di servizi per la prima infanzia. Solo 66 dei 94 Comuni della provincia offrono asili nido o servizi integrativi.

Il calo delle nascite, in corso dal 2008 e in linea con il resto del Paese, trova ulteriori spiegazioni nelle difficoltà che le donne incontrano nel rientrare nel mondo del lavoro dopo la maternità. Molte scelgono di lasciare il proprio impiego nei primi anni di vita dei figli, e il ritorno non è affatto semplice, ostacolato da problematiche economiche, ma anche da rigidità legate alla mansione o all'orario. Persino tra le famiglie straniere, un tempo più prolifiche, le nascite stanno diminuendo, segnale di una problematica diffusa. Nonostante tutto, l'età media a Treviso si mantiene leggermente più bassa rispetto ad altre province, attestandosi a 46,3 anni.

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