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Emergenza natalità. dentro la notizia

A Cadoneghe inverno demografico meno rigido, sul numero dei nati inverte la tendenza regionale

Dopo il calo di qualche anno fa ora la situazione appare più stabile

Marco Schiesaro

Rispetto a 15 anni fa il numero delle nascite a Cadoneghe è sensibilmente calato, a scapito dei decessi che invece sono cresciuti. Ma, a differenza di gran parte del territorio nazionale e veneto, qui il cosiddetto “inverno demografico” sembra un po’ meno rigido, tanto che il numero dei nati negli ultimi anni sembra essersi stabilizzato. Sarà difficile tornare alle dinamiche di oltre vent’anni fa ma, sul panorama locale, l’area a nord di Padova è quella che meno risente del progressivo calo della natalità che investe l’intera regione.

Inverno demografico e sfide sociali a Conselve: crollano le nascite e la popolazione invecchia

Per cercare di invertire la rotta l’amministrazione guarda alle famiglie e investe in sostegni concreti come bonus bebè, voucher nido, scuole rinnovate e attività che estendono l’orario e agevolano i genitori

“Il contrasto al calo demografico - spiega il sindaco Marco Schiesaro - presenta una complessità intrinseca: i risultati delle politiche adottate oggi si manifesteranno solo nel medio-lungo periodo, rendendo difficile valutarne nell'immediato l'efficacia. Cadoneghe, da sola, non può certo invertire una tendenza nazionale, tuttavia, l'amministrazione comunale è consapevole di poter dare un contributo significativo, impegnandosi a creare le condizioni ottimali per chi sceglie di formare una famiglia. Con una popolazione minorile che rappresenta il 15% del totale (2.378 minori nel 2024), l’amministrazione ha sviluppato un sistema articolato di interventi che accompagna le famiglie dalla nascita all’adolescenza.”

L’attenzione ai bambini, figli della società, sia responsabilità condivisa e sostenibile

C’è un profondo cambiamento nel modo di intendere la genitorialità, i figli arrivano sempre più tardi e aumenta il ricorso alla procreazione medicalmente assistita: “Occorre ripensare maternità e paternità ma anche sostenere le famiglie con un adeguato welfare” 

Al primo posto c’è il sostegno economico diretto alle famiglie. Il “bonus nuovi nati” rappresenta il primo concreto aiuto alle neo-famiglie, mentre i bandi periodici per le “famiglie fragili” garantiscono continuità nell’assistenza. Poi ci sono i voucher per la frequenza dei servizi per la prima infanzia e i contributi per i centri estivi, che alleggeriscono il carico economico delle famiglie lavoratrici durante i mesi estivi.

“Riteniamo che l’investimento nell'educazione della prima infanzia - continua il sindaco - sia strategico per attrarre e trattenere le giovani famiglie sul territorio. L’attuale Asilo nido comunale Aldo Moro offre 54 posti, ma è in fase di ultimazione un nuovo Asilo nido Montessoriano che amplierà la capacità ricettiva portandola a 67 posti. Questo ampliamento dell’offerta risponde concretamente alle esigenze delle famiglie che cercano servizi educativi di qualità per i propri figli.”

Il fiore all'occhiello delle politiche familiari di Cadoneghe è il “Centro per le Famiglie – Villa Ghedini”, gestito in collaborazione con l’Associazione Mamiù. Questo presidio interviene su più fronti: dal “Nido Blu” per la fascia 0-3 anni alla Ludoteca Albero Magico per i bambini fino a 10 anni, dallo Sportello Educativo per il supporto scolastico ai servizi di accompagnamento alla genitorialità. Particolarmente significativo è il Progetto Cicogna con lo Sportello Ostetrico, che accompagna le neo-famiglie dalla gravidanza ai primi sei mesi di vita del bambino attraverso visite domiciliari e il supporto di professionisti specializzati. Il “Cerchio delle mamme” favorisce inoltre la creazione di reti di supporto tra le neo-madri, contrastando l’isolamento sociale che spesso caratterizza i primi mesi di vita dei bambini. Infine, tra le iniziative a sostegno della genitorialità e prevenzione ci sono i percorsi “Sos Genitori” e gli incontri tematici mensili che offrono ai genitori strumenti concreti per affrontare le sfide educative, mentre il progetto “Di Padre… in Padre” riconosce l’importanza del ruolo paterno nel processo educativo. Per gli adolescenti, infine, sono attivi lo sportello psicologico gratuito, il progetto “Fuoriclasse” e il progetto “Occupati a luglio”, rivolto ai ragazzi tra 14 e 19 anni, che crea un senso di appartenenza capace di influenzare le future scelte residenziali e riproduttive.

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