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CASO SANGIULIANO
04.09.2024 - 06:26
Il Ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia a pranzo insieme
Sangiuliano-Boccia, l'incontro con Meloni a Palazzo Chigi
Prosegue il caso Sangiuliano-Boccia di cui parlavamo in questo articolo. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha incontrato la premier Giorgia Meloni per oltre un’ora e mezza a Palazzo Chigi, ma non ha presentato le sue dimissioni nonostante le crescenti pressioni. Durante l’incontro, Sangiuliano ha ribadito la sua versione dei fatti, già esposta in una lettera a La Stampa, in cui si definisce vittima di una “tempesta mediatica” che mescola “fake news e fatti reali”. La premier ha ascoltato le sue argomentazioni, ma la vicenda rimane esplosiva, con nuove rivelazioni che potrebbero mettere a rischio la stabilità del governo.
Le accuse di Maria Rosaria Boccia
Maria Rosaria Boccia, la controversa figura al centro dello scandalo, non cede e rilancia con accuse ancora più gravi. In un post sui social, Boccia ha dichiarato che tutti i suoi viaggi con Sangiuliano sono stati pagati dal ministero, in aperta contraddizione con quanto affermato dal ministro. “Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri”, ha scritto Boccia, la quale ha anche accennato alla possibilità di una registrazione compromettente che coinvolgerebbe la moglie del ministro, insinuando che sarebbe stata lei a chiedere la revoca della sua nomina.
Nel suo profilo Instagram poi, è possibile vedere numerosi post in cui celebra le sue attività legate al ministero.
L’imbarazzo del governo e le pressioni dell’opposizione
Dopo le continue gaffe raccontate anche dalla deputata trevigiana Rachele Scarpa, il Ministro continua a esser motivo di caos e imbarazzo nel governo. Le accuse di Boccia hanno sollevato ulteriori interrogativi sulle modalità di gestione del ministero della Cultura. Le opposizioni chiedono a gran voce chiarimenti, con il Partito Democratico che sottolinea la gravità della situazione e la necessità che Sangiuliano riferisca in Parlamento. Irene Manzi, capogruppo del PD in commissione Cultura alla Camera, ha dichiarato che “la dottoressa Boccia ha avuto accesso a informazioni sensibili e riservate sul G7 Cultura, partecipando a incontri con funzionari dello stato. Sangiuliano deve chiarire nelle sedi istituzionali.”
Nel frattempo, il G7 Cultura, che dovrebbe tenersi a Pompei, rischia di essere ridimensionato a causa del crescente scandalo. La visita agli scavi archeologici potrebbe essere annullata, e l’intera manifestazione potrebbe essere spostata a Napoli per motivi di sicurezza. Inoltre, c’è la questione del possibile danno erariale, con l’opposizione che chiede di chiarire se Boccia abbia usufruito di auto blu o di rimborsi spese per i suoi viaggi.
Boccia, da parte sua, continua a difendersi dagli attacchi della stampa attraverso il suo profilo Instagram, accusando i media di averla dipinta in modo ingiusto. Ha chiesto ai giornalisti di evitare di recarsi presso le attività commerciali della sua famiglia, lamentando l’intrusione nella sua vita privata. Inoltre, si è aperto un nuovo fronte di scontro con la Camera Nazionale della Moda Italiana, che ha inviato a Boccia una diffida per l’uso improprio del marchio “Milano Fashion Week”, che Boccia utilizza sui social autodefinendosi “presidente Fashion Week Milano Moda”. Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda, ha dichiarato che “il marchio appartiene esclusivamente alla Camera della Moda e non può essere utilizzato da altri”.
La vicenda Sangiuliano-Boccia continua a svilupparsi, mettendo in luce tensioni all’interno del governo e potenziali conflitti di interesse. Con l’opposizione che intensifica le richieste di chiarimenti e la possibilità di nuove rivelazioni, il futuro politico di Sangiuliano appare sempre più incerto. La premier Meloni dovrà decidere se continuare a sostenere il ministro o se agire per evitare che lo scandalo danneggi ulteriormente la reputazione del governo.
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