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CASO SANGIULIANO
10.09.2024 - 13:44
Il Ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia a pranzo insieme
Il caso Sangiuliano continua a sollevare scandalo e vergogna fino alla sua conclusione definitiva. Pochi minuti prima di rassegnare ufficialmente le dimissioni, Gennaro Sangiuliano, ex Ministro della Cultura, si è chiuso nel suo ufficio di via del Collegio Romano. In quell'occasione ha impartito le sue ultime direttive, consapevole che il tempo a sua disposizione stava per esaurirsi. L'obiettivo delle sue ultime azioni è stato chiaro: firmare i decreti delle commissioni della Direzione Generale Cinema, riguardanti i finanziamenti pubblici destinati a film, opere prime e festival.
Nonostante l'imminente avvicendamento ministeriale, con Alessandro Giuli prossimo a subentrare come nuovo ministro, Sangiuliano ha deciso di finalizzare una serie di nomine. Tra stupore e perplessità, i funzionari del ministero si sono ritrovati a dover eseguire direttive che, di norma, non sarebbero di competenza di un ministro dimissionario. Alcuni collaboratori avevano suggerito di attendere e lasciare il compito al successore, ma Sangiuliano è rimasto fermo sulla sua decisione. L'ex ministro ha firmato unicamente il decreto riguardante la "commissione dei selettivi", un organo di primaria importanza incaricato della gestione di circa 50 milioni di euro destinati a progetti cinematografici. Per la prima volta, i membri della commissione, selezionati personalmente da Sangiuliano, riceveranno una remunerazione di 15 mila euro ciascuno.
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