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La Saccisica diventa comunità energetica: dieci comuni uniti per rinnovabili, risparmio e solidarietà

Nasce la comunità energetica rinnovabile della Saccisica: dieci comuni e la Fondazione di Comunità uniti per il fotovoltaico condiviso, risparmio sulle bollette e progetti di solidarietà

PIOVE DI SACCO comunità energetica

È stata ufficialmente fondata la Comunità energetica rinnovabile (CER) della Saccisica. Si tratta di un passaggio atteso e preparato da mesi, che ora diventa realtà grazie all’impegno congiunto della Fondazione di Comunità e al sostegno dei dieci Comuni del territorio: Arzergrande, Brugine, Codevigo, Correzzola, Legnaro, Piove di Sacco, Pontelongo, Polverara, Sant’Angelo di Piove e Saonara. Cinque i soci promotori che hanno assunto il compito di guidare le fasi iniziali e di espletare tutte le pratiche burocratiche: Luca Carnio, ex assessore a Piove di Sacco e nominato presidente, Lamberto Toscani, già presidente della Provincia, Simone Lando, amministratore delegato di Affilo Meccanica, Paolo Lovato, ex presidente della casa di riposo di Pontelongo, scelto come vicepresidente, e Giovanni Uliana, presidente mandamentale di Confartigianato. La CER della Saccisica si è costituita in forma di associazione semplice e si prepara alla prima assemblea dei soci prevista per settembre, con una base potenziale di circa cento aderenti che hanno già manifestato interesse nei diversi incontri preparatori.

Una comunità energetica è un’associazione composta da cittadini, enti pubblici, associazioni del terzo settore, imprese e condomini che scelgono di produrre e condividere energia rinnovabile attraverso impianti collettivi. Il principio è quello della collaborazione: trasformare i consumatori passivi in soggetti attivi, capaci di autoprodurre energia per il proprio fabbisogno e di redistribuire l’eccedenza agli altri membri della comunità. Il funzionamento prevede la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in particolare attraverso impianti fotovoltaici di piccola e media dimensione, da condividere in rete tra gli aderenti. Questo modello riduce la dipendenza dal sistema elettrico nazionale, promuove l’efficienza e contribuisce alla transizione ecologica. “Le comunità energetiche” spiegano i promotori “rappresentano uno dei più avanzati strumenti per affrontare il cambiamento climatico e costruire comunità più resilienti e autosufficienti”.

Oltre agli aspetti tecnici ed economici, la CER della Saccisica punta anche sul valore sociale, destinando parte delle premialità economiche a progetti concordati con i Comuni, per contrastare la povertà energetica e sostenere famiglie in difficoltà. “È una grande opportunità” dichiara il presidente Luca Carnio “per l’ambiente, per il risparmio sulle bollette e per la socialità che queste comunità sanno creare. Abbiamo scelto di accelerare, anche durante l’estate, per consentire a chi vorrà installare un impianto fotovoltaico sotto il megawatt di accedere al contributo del 40% a fondo perduto. La domanda va presentata entro il 30 novembre e per legge è necessario aderire a una CER. Ci sarà tempo fino al 2026 per completare l’installazione degli impianti. La nostra comunità nasce anche grazie alle sollecitazioni di diverse imprese energivore, interessate ad abbattere i costi”.

Nelle prossime settimane, con l’assemblea dei soci, sarà stabilita in modo partecipato la ripartizione delle premialità economiche. Sono in arrivo un sito internet, un numero di telefono dedicato, una mail di riferimento e la modulistica per iscriversi e configurare i propri impianti al GSE. Aggiunge Carnio: “Ringrazio la Fondazione di Comunità della Saccisica, il presidente Luigi Rossi Luciani e il direttore Luciano Gallo per il supporto e la fiducia, i sindaci per il sostegno puntuale e costante e i consiglieri fondatori per il lavoro e la passione”. Un percorso che guarda al futuro con l’ambizione di unire sviluppo sostenibile, risparmio, responsabilità sociale e senso di comunità, trasformando la Saccisica in un laboratorio concreto di transizione energetica.

Alessandro Cesarato

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