Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Arzergrande esplora il fotovoltaico su 48 ettari: fino a 100 mila euro e scontro sul paesaggio

Ad Arzergrande la delibera esplorativa apre la porta a fotovoltaico e agrivoltaico su 48 ettari comunali, con diritto di superficie a operatori e ricavi fino a 100 mila euro l'anno, ma crescono i dubbi sull'impatto paesaggistico e sulle aree agricole di pregio.

PIOVE DI SACCO comunanze

ARZERGRANDE. Esiste la possibilità di installare impianti rinnovabili sui terreni comunali. È stata approvata in consiglio comunale la delibera che definisce gli indirizzi per concedere il diritto di superficie a operatori interessati a realizzare fotovoltaico o agrivoltaico su dei terreni di proprietà che fino ad allora sono sempre stati affittati a terzi. L’atto è esplorativo e non vincola l’amministrazione perché ogni proposta concreta dovrà tornare in consiglio comunale per la valutazione finale.

L’obiettivo è favorire la transizione energetica e valorizzare terreni oggi affittati a uso agricolo, generando risorse aggiuntive per il bilancio, stimate fino a 100 mila euro annui, da destinare a opere pubbliche e riduzioni fiscali senza gravare sui cittadini. Le aree coinvolte si trovano tra via Comunanze e via Marconi, per circa 48 ettari, scelte in base alla compatibilità ambientale e paesaggistica.

«La delibera non autorizza alcun impianto» ha chiarito il sindaco Filippo Lazzarin, «serve solo a capire se esistono operatori seri disposti a investire nel nostro territorio. Valuteremo con prudenza, coinvolgendo il consiglio e tutelando le aree agricole di pregio». La maggioranza ha sostenuto la scelta come opportunità per non restare fermi davanti alle sfide della transizione energetica, mantenendo la regia pubblica sulle decisioni. Netta la contrarietà della minoranza. Il consigliere Piercarlo Cavalletto ha chiesto di rinviare la discussione per approfondire impatti ambientali e paesaggistici. «Per ottenere 100 mila euro servirebbe occupare oltre metà della superficie disponibile» ha dichiarato «con un impatto notevole sul paesaggio. L’area delle Comunanze è agricola di pregio, attraversata da corridoi ecologici e sottoposta a vincoli ambientali».

Cavalletto ha ricordato anche il progetto alternativo dell’opposizione, bocciato lo scorso anno, che prevedeva percorsi verdi e piantumazioni per la riqualificazione naturalistica dell’area. Il sindaco ha ribadito che si tratta solo del primo passo conoscitivo, senza vincoli né decisioni operative. La delibera è stata approvata a maggioranza, avviando la fase di valutazione che nei prossimi mesi chiarirà la reale fattibilità dell’iniziativa e il suo impatto sul territorio.

Alessandro Cesarato

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione