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La capogruppo in Regione

Baldin, M5S: "Brugnaro a casa, non basta far saltare qualche testa

"Alle forze progressiste spetta ora il compito di riparare i danni causati dall'amministrazione Brugnaro"

Erika Baldin

Erika Baldin

È perentoria Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in consiglio regionale, "Brugnaro deve andare a casa - dichiara - altro che giornata dell'autonomia: la destra pensi alla giornata dell'onestà."

"Se Brugnaro volesse davvero bene a Venezia e ai veneziani - insiste Baldin - avrebbe già rassegnato le sue dimissioni. Ma non penso lo farà". Così si è espressa la consigliera regionale pentastellata, a margine della seduta odierna che vede all'ordine del giorno il progetto di legge della maggioranza sull'istituzione della giornata dell'autonomia.

"La destra al governo sta tagliando fondi a Regioni e Comuni, mi aspetto che Brugnaro tolga le deleghe a Boraso, ma non basta. Sarò molto chiara: queste indagini sono l'inizio della fine di Brugnaro.
Ho piena fiducia nella magistratura e credo occorra fare chiarezza sulla commistione di affari pubblici e privati. Non possiamo prevedere l'esito delle indagini né, tantomeno, sostituirci ai giudici - sottolinea Baldin. - Ma il giudizio politico è univoco: di fronte a un'inchiesta di queste dimensioni, Brugnaro non pensi di cavarsela facendo saltare qualche testa. Deve andare a casa. Alle forze progressiste spetta ora il compito di riparare i danni causati dall'amministrazione Brugnaro, a partire da Actv che va messa in sicurezza. Il campo largo a Venezia alle elezioni europee ha ottenuto il 57 percento dei consensi, una maggioranza ampia che ci consegna la responsabilità di offrire a Venezia un progetto serio di città. Il MoVimento 5 Stelle, con il 7,2 percento, rappresenta la terza forza politica del campo largo a Venezia: noi ci siamo - conclude Baldin."

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