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Emergenza Idraulica. Padova Nord 3/3

Vigodarzere continua a vivere nella paura

Gli allagamenti non hanno risparmiato nessuna delle quattro frazioni

La mappa del rischio idraulico a Padova Nord

La mappa del rischio idraulico a Padova Nord

Recenti e importati lavori hanno messo in sicurezza il territorio secondo le indicazioni del Piano delle Acque. Entro giugno completata l’installazione della nuova idrovora a Saletto

La sicurezza idraulica è stato negli ultimi anni un tema cruciale delle scelte amministrative di Vigodarzere, per cercare di porre un freno al fenomeno degli allagamenti, che non ha risparmiato nessuna delle quattro frazioni.

La risoluzione del problema degli allagamenti e la sicurezza del territorio – afferma il sindaco Adolfo Zordan – sono una priorità e un impegno preso con i cittadini, molti dei quali, specialmente coloro che abitano nelle zone più critiche, vivono con apprensione ad ogni pioggia, temendo di trovarsi l’acqua in casa o la strada completamente allagata”.

Per questo il Comune si è dotato di un Piano delle Acque, uno studio della rete idraulica del territorio con le relative soluzioni progettuali. I primi interventi di messa in sicurezza idraulica risalgono ai primi anni del 2000, nel centro di Vigodarzere: una pompa è stata installata sotto il campo da calcio per alleggerire la portata dell’acqua nel “quartiere dei papi” e in via Ca’ Pisani. Questo impianto scarica nel fiume Brenta, mentre un secondo impianto idrovoro, per evitare gli allagamenti in via Battisti e nel quadrilatero della rotonda con via Roma e Manzoni, scarica dentro al torrente Muson dei Sassi. Contemporaneamente è stata realizzata la grande vasca di laminazione lungo via Levi.

Successivamente il Comune ha redatto insieme al Consorzio di bonifica Acque Risorgive il Piano delle Acque, con studi eseguiti nel 2013 (approvati in Consiglio comunale nel 2015), ulteriormente revisionati nel 2021.

Numerosi anche gli interventi sul territorio. A Terraglione sono stati posati due impianti idrovori sul Muson dei Sassi (uno ai confini con Campodarsego e l’altro nel centro di Terraglione in corrispondenza dello scolo Salgaro).

A Tavo negli ultimi anni sono stati eseguiti specifici interventi: la ricalibratura della canaletta Veronese tra via Spinetti e via San Francesco una decina di anni fa e il recente rifacimento della linea delle acque bianche lungo via Cavino e via Chiesa. Questo intervento è durato un anno e si è svolto in due distinte operazioni. A marzo 2023 Etra ha posato una nuova condotta d’acqua potabile tra via Villabozza e via San Francesco; nel medesimo tratto da dicembre 2023 a giugno 2024 è stata rifatta la rete di scarico delle acque piovane. Un’opera da 1,2 milioni di euro, che il Comune ha realizzato con fondi PNRR.

A Saletto in questi giorni si sta posando una nuova idrovora, che metterà in sicurezza l’abitato. Un’opera dal valore di 1,2 milioni di euro di cui 800mila a carico del Comune e 400mila dalla Regione Veneto, realizzata tramite il Consorzio di bonifica Acque Risorgive. Una nuova tubazione intercetterà le acque piovane del centro di Saletto, impedendo che arrivino allo scolo Piovetta, il quale sarà quindi alleggerito nella sua portata e potrà allontanare l’acqua piovana nel resto del territorio. La nuova tubazione da via Da Vinci arriverà fino all’argine del Brenta, dove due pompe spingeranno l’acqua dentro al fiume. I lavori dovrebbero concludersi per giugno.

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