Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Emergenza Idraulica. Conselvano 4/4

L’allarme del mondo ambientalista: “In passato sottovalutate le aree a rischio allagamento”

"Queste problematiche, all’epoca trascurate, oggi sono al centro dell’attenzione pubblica, sia per l’accresciuta sensibilità ambientale"

Il rischio idraulico in provincia di Padova

Il rischio idraulico in provincia di Padova

Il mondo ambientalista del Conselvano guarda con preoccupazione allo sviluppo urbanistico, in particolare delle aree produttive. A farsene portavoce è Diego Boscarolo, già consigliere del consorzio Adige Euganeo e spesso in prima linea nelle battaglie per la sicurezza ambientale.

“A sud di Conselve, tra i comuni di Bagnoli, Arre e Tribano, - ricorda - un tempo esistevano una estesa zona paludosa, le Valli del Palù e un grande lago. Nonostante le bonifiche eseguite tra il 1500 – 1700 molte aree sono rimaste più basse, anche di qualche metro rispetto al piano campagna, soggette a ristagni di acqua e allagamenti. Alla fine degli anni 60, la scelta di sviluppare la seconda zona industriale della provincia, ha comportato il riempimento delle parte più bassa con materiali di scarto e rifiuti, l’inclusione di aree a rischio idraulico nella pianificazione urbanistica e la costruzione di decine di capannoni vicino alle sponde di canali e scoli senza rispettarne i vincoli di distanza. Queste problematiche, all’epoca sottovalutate, oggi sono al centro dell’attenzione pubblica, sia per l’accresciuta sensibilità ambientale, per i rischi legati ai cambiamenti climatici e gli interventi delle autorità competenti.”

Eppure nel Conselvano negli ultimi anni si sono poste due questioni al centro di vivaci polemiche. A Bagnoli il parco fotovoltaico da 30 ettari è stato bocciato perché non rispettava le norme tecniche sull’area a rischio idrogeologico. Invece il progetto del polo logistico di Tribano, conclude Boscarolo: “risulta vincolato da un parere del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo che obbliga la proprietà ad un innalzamento di oltre 1 metro dell’intera area, in totale 150.000 metri quadrati, e alla costruzione di due invasi di laminazione, in quanto presenta il deflusso delle acque difficoltoso”.

Canali al collasso con le bombe d’acqua

A Tribano occhi puntati su tre scoli dai quali dipende la sicurezza di un’ampia area. Consorzio di Bonifica e Comune hanno messo a punto i progetti di sistemazione per oltre 6 milioni di euro, serviranno a diminuire il rischio di allagamenti improvvisi

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione